Dopo il drammatico incidente di questa ultima domenica di agosto, che ha visto due giovani oplontini perdere la vita in autostrada a pochi chilometri da casa, il comune di Torre Annunziata ha voluto affrontare il dolore dell’intera comunità cittadina e ha emesso un comunicato di vicinanza al quanti in queste ore stanno piangendo l’immatura scomparsa dei due giovani.
“Torre Annunziata piange in queste ore altre due vittime della strada. A poche settimane dalla morte di Nunzio Arcella, questa mattina due giovanissimi torresi, Salvatore Izzo e Vincenzo Cozzolino, hanno perso la vita in un tragico incidente.
La nostra vicinanza e il nostro abbraccio più sincero ai genitori e alle famiglie dei due giovani. In queste ore le nostre preghiere vanno anche agli altri due ragazzi coinvolti nell’incidente, gravemente feriti, con l’augurio che tornino presto a casa dai loro cari.
Nessun genitore, nessuna famiglia, nessuna comunità può essere pronta a un dolore così atroce. Nel giorno dei funerali, sarà proclamato il lutto cittadino“.
Chi erano Salvatore Izzo e Vincenzo Cozzolino
Il sogno interrotto di Salvatore Izzo
Aveva solo ventidue anni e il futuro già segnato da una grande occasione. Salvatore Izzo, originario di Torre Annunziata, avrebbe dovuto presentarsi in caserma proprio nel pomeriggio successivo all’incidente: era stato selezionato per entrare nell’Arma dei carabinieri, un sogno coltivato a lungo. La sera precedente, forse, aveva voluto concedersi un’ultima uscita spensierata con gli amici, prima di abbracciare una vita fatta di impegni e sacrifici. I suoi genitori, entrambi insegnanti, si trovavano a Carpi per motivi di lavoro quando la polizia stradale di Angri li ha contattati. Sono rientrati di corsa, con la speranza che la notizia non fosse così grave come temevano. Ma quella corsa, fatta con il cuore in gola, si è trasformata nel più drammatico dei ritorni.
La vita spezzata di Vincenzo Cozzolino
Ventisette anni, una vita divisa tra l’Umbria e la Campania. Vincenzo Cozzolino era cresciuto in provincia di Perugia, dove aveva stretto amicizie profonde e vissuto una relazione sentimentale poi finita. La sua ex fidanzata, appresa la notizia attraverso i siti web, è rimasta sotto choc: forse tra loro esisteva ancora un filo di contatto. Quando i genitori decisero di rientrare a Torre Annunziata, lui preferì restare a Perugia, dove aveva gli affetti più importanti, per poi raggiungere Napoli soltanto di recente. Proprio il 16 agosto aveva cambiato l’immagine di copertina del suo profilo Facebook scegliendo una foto a Posillipo con il Vesuvio sullo sfondo: un segno del suo lento adattarsi a una nuova vita. La comunità umbra, che lo aveva visto crescere, lo ha ricordato ieri con decine di messaggi di dolore e affetto sui social.
Messaggi di dolore e ricordi affettuosi per Salvatore Vincenzo morti nell’incidente sull’A3
«Cugi, riposa in pace. Stai vicino a zio, zia e ai tuoi fratelli che non hanno più forza». Il dolore per la perdita di Vincenzo Cozzolino si è riversato sui social, dove parenti e conoscenti hanno lasciato messaggi intrisi di affetto e disperazione. Qualcuno lo ha ricordato come un ragazzo spensierato e sorridente, un giovane che sapeva trasmettere leggerezza anche nei momenti più difficili.
Per Salvatore Izzo il cordoglio è stato altrettanto intenso. C’è chi ha chiesto a Sasà di dare forza ai suoi genitori, ora che non c’è più, e chi lo ha descritto come un ragazzo speciale, sempre ambizioso e con un sorriso contagioso. Il fratello, spezzato dal dolore, ha raccontato che Salvatore era come il pane: solo chi lo aveva visto affrontare la vita col sorriso poteva capire quanto fosse un privilegio averlo conosciuto. A soli 22 anni la vita gli ha riservato un destino crudele che nessuno si sarebbe mai aspettato.
In tanti hanno sottolineato la sua serietà e la dedizione con cui cercava di rendere orgogliosa la famiglia Izzo-Oliva. Un amico ha confessato che non aveva mai ricevuto da lui un rifiuto, definendolo un ragazzo d’oro e un fratello insostituibile. La madre di un compagno ha voluto ricordarlo come il miglior amico di suo figlio e di tutti, educato, ambizioso, lavoratore. Salvatore sognava l’esercito e con determinazione era riuscito a coronare il suo obiettivo: proprio in questi giorni avrebbe dovuto partire per la sua nuova destinazione, ma il destino lo ha strappato a quel traguardo e alla sua comunità.
L’incidente sull’A3, nei pressi dello svincolo di Portici, ha cancellato due giovani vite e lasciato un vuoto enorme. Torre Annunziata si stringe nel dolore per Salvatore e Vincenzo, due ragazzi che resteranno per sempre nel cuore della città.










