Continua l’attività di contrasto all’abusivismo edilizio, una delle priorità della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. In esecuzione di due ordini di demolizione emessi dal Tribunale, sono stati abbattuti diversi manufatti abusivi realizzati in via Fossa della Monica n. 19, nel comune di Trecase, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.
Le operazioni hanno riguardato due strutture principali – una civile abitazione e un capannone – e numerosi altri interventi edilizi privi di autorizzazione:
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un muro in cemento armato lungo circa 150 metri e alto 1,5 metri;
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cancelli in ferro e pilastri in tufo;
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diversi muretti in blocchi di lapilcemento con cordoli in cemento armato;
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pozzetti prefabbricati in cemento per rete fognaria;
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un capannone di circa 100 mq, con struttura mista in muratura, ferro e pannelli plastici;
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terrazzi per circa 110 mq intorno al fabbricato;
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una tettoia di circa 40 mq;
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cordoli e massetti in calcestruzzo per complessivi 1.200 mq.
Un’area vincolata
La zona interessata ricade in un’area di altissimo valore paesaggistico e ambientale, soggetta a numerosi vincoli:
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paesaggistico, dal 1963;
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ambientale, con la legge Galasso del 1985;
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sismico, essendo Trecase classificata in II categoria;
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zona rossa ad alto rischio vulcanico, con i vincoli della legge regionale del 2003;
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zona agricola, secondo il Piano Regolatore Generale del 1983.
Autodemolizione e condanne pregresse
Le demolizioni si riferiscono a condanne per abusi edilizi risalenti al 2014 e al 2017. L’abbattimento è avvenuto in regime di autodemolizione da parte del proprietario, senza quindi ricorrere ai fondi già stanziati dal Parco Nazionale del Vesuvio in base al protocollo d’intesa con la Procura di Torre Annunziata.
Un segnale forte
Per la Procura, l’esecuzione delle demolizioni rappresenta uno strumento fondamentale sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per la forte valenza dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio.










