Vincenzo De Luca ha chiarito in televisione che il suo appoggio a una futura coalizione progressista è legato a condizioni precise. «Se definiamo un programma di buonsenso, concretezza e serietà, io non pongo nessun veto personale, altrimenti manderò tutti al diavolo», ha detto il governatore campano a In Onda su La7. Ha sottolineato: «Resto a quello che ci siamo detti: prima il programma, poi i nomi». Alla domanda se Roberto Fico sia per lui già il candidato, la risposta è stata secca: «Assolutamente no».
Il ruolo del figlio Piero nel Pd campano
Il governatore ha affrontato anche il tema della candidatura unica del figlio Piero De Luca alla segreteria regionale del Partito Democratico. «Ma quale intesa e quale accordo, è lui a fare un piacere al partito e alla coalizione e non viceversa», ha affermato, respingendo ogni ipotesi di patti sottobanco. Ha inoltre definito una «bestialità» l’idea di far rientrare questa scelta in un accordo politico: «È una scelta che ha fatto la segreteria del partito, a me non interessa nulla. Il partito campano è stato sequestrato due anni e mezzo per un atto di discriminazione politica, poiché in Campania l’area riformista aveva avuto il 70 per cento. Poi sono maturate le persone, anche la segretaria nazionale, ma nessun patto e nessun mercato. È intollerabile che in questo maledetto paese non si possa valutare una persona per ciò che è a prescindere dal cognome».
I rapporti con il Movimento 5 Stelle e con Fico
De Luca ha ricordato le sue polemiche passate con il Movimento 5 Stelle e con lo stesso Fico. «Ho fatto polemiche feroci e non le cancello. Ma Giuseppe Conte sta facendo un lavoro importante per superare quella fase di demagogia e di infantilismo politico. Poi dobbiamo guardare al futuro con ottimismo, ma nessuno si illuda che io attenui le mie opinioni. Io non faccio intese con nessuno, dico quello che penso», ha ribadito.
Il governatore ha anche fissato un punto fermo sulle politiche ambientali: «Se qualcuno dice chiudiamo il termovalorizzatore, non ci sto e dirò quello che penso», un chiaro riferimento a posizioni espresse in passato da Fico.
L’ipotesi di una nuova candidatura
Alla domanda se potrà candidarsi nuovamente al Consiglio regionale, De Luca non ha escluso nulla: «Come no, dipende dalla voglia che avrò, ora mi sto dedicando a poesia, filosofia, arte, alle cose belle della vita». Ha quindi lasciato aperto uno scenario che lo vedrebbe ancora protagonista nella politica campana.
Il futuro personale e politico
Il presidente della Regione Campania ha ironizzato sul proprio futuro, richiamandosi a figure storiche della politica italiana: «Non so che farò, da campano sono sulla linea Napolitano-De Mita, quindi ho un altro quarto di secolo davanti, non vi illudete», ha detto sorridendo. Infine, ha aggiunto: «Daremo una mano a tutti quelli che vogliono lavorare con rigore per le nostre comunità, a condizione che ci sia un programma serio e non demagogico».