Sono stati due mesi sull’ottovolante per la sessione estiva del calciomercato targato Juve Stabia: protagonista il direttore sportivo Matteo Lovisa, 29 anni, confermato nelle sue funzioni per altri tre anni. Un lavoro, il suo, di concerto con i suoi collaboratori e la società che ha dato il suoi frutti a Castellammare con un promozione in B e un quinto posto in cadetteria per la Juve Stabia, arrivata fino alla semifinale playoff. Il progetto tecnico avviato due anni fa sta andando avanti con la chiara intenzione di consolidare le basi per un percorso di qualità per il club stabiese, con l’obiettivo di costantemente migliorarsi e preservare la Serie B alle falde del Faito.
A fine della sessione estiva di calciomercato, si è tenuta ieri la conferenza stampa del direttore che ha analizzato il mercato del club stabiese a tutto tondo.
Le dichiarazioni del ds Lovisa
Così il direttore sulle dinamiche di questo mercato appena concluso: “Mercato più lungo degli altri anni, non per la durata ma perché siamo arrivati alla fine per fare acquisti. Non per difficoltà ma per dinamiche. Abbiamo fatto un discreto lavoro grazie all’unità di intenti, poi conterà solo il campo. La squadra grazie al tecnico avrà identità e ho cercato di dargli una squadra funzionale, sperando di aver fatto un buon lavoro”.
Sulla rosa della squadra
“La rosa è di 28 elementi, 16 di proprietà e 2 in obbligo e abbiamo 10 prestiti. I prestiti non per scelta ma perché sono giovani di grande prospettiva. Abbiamo valorizzazione dei club di serie A per il loro impiego.
Abbiamo fatto degli investimenti come cartellini per continuare a crescere. Castellammare è consapevole di non dover mettere pressione alla squadra”.
Sulla quantità dei cambiamenti nella compagine
“I tanti cambi? Per quelli in prestito non dipendeva da noi. Con Adorante abbiamo fatto cassa. In serie B basta poco da passare dall’alta classifica alla sofferenza. Per Vavassori l’Atalanta non ha mai aperto alla cessione. È rimasto Maistro e io ho sperato rimanesse e ci può dare una grande mano. Creare plusvalenze e reinvestire è un grande segnale”.
Sull’ingaggio dell’attaccante Gabrielloni a fine sessione e sugli altri arrivi sul gong, con qualche trattativa difficoltosa
“Gabrielloni? Fatto una scelta diversa prendendo un calciatore di 31 anni. Avendo già Burnete serviva uno che ci desse personalità e qualità. Nel finale sono arrivati altri calciatori importanti come Giorgini, Correia, Duca e Zuccon. Il mister non guarda in faccia a nessuno e gioca chi merita.
Dimissioni? Durante il mercato sono sempre nervoso e gli sfoghi li ho anche io. Poi ringrazio la società. Trattativa più complicata è stata quella di Correia, penso che ci possa far fare salto di qualità. Mi dispiace per il ko di Battistella”.
Sulla squadra e sue potenzialità in attacco
“Abate non si fissa su moduli. Abbiamo tre attaccanti come Candellone, Gabrielloni e Burnete. Abbiamo gente di qualità come Maistro, De Pieri, Piscopo e lo stesso Duca. Maistro nelle prime due gare era ko per infortunio al naso. Zuccon innesto forte e lo scorso anno ha avuto poco spazio. Davanti si poteva fare qualcosa in più vero ma abbiamo fatto il massimo possibile.
Preoccupato dalla quota gol? Burnete se non trovava un grande Stankovic avrebbe segnato e si sarebbe parlato di nuovo Adorante. Gabrielloni due anni fa in B ne ha fatti 9 quindi può raggiungere la doppia cifra. Non è detto che Adorante si debba sostituire con una punta da 15 gol, anche altri calciatori hanno qualche gol in canna”.
Sul momento difficile nelle settimane finali del mercato
“Quando la piazza è insorta, è chiaro che eravamo un po’ fermi a 15 giorni dalla fine. Avevo qualcuno di bloccato e poi qualcuno è arrivato, basti pensare a Giorgini.
Buglio? È stato importante per noi. Dopo l’infortunio ha fatto un ritiro un po’ così e abbiamo fatto scelte diverse. Gli abbiamo allungato il contratto e poi mandato in prestito”.
Su Morachioli e Correa
“Morachioli si è ritoccato stipendio al ribasso per tornare bene. Verrà reinserito in lista e speriamo ci darà una mano, sa di essere in difetto con la piazza e ha fatto un gesto importante.
Correia abbiamo fatto investimento con contratto triennale. Deve solo tornare in forma presto, visto che viene da due mesi un po’ blandi”.
Una previsione di come sarà questo campionato
“Sarà la solita B di equilibrio. Basti pensare a noi che lo scorso anno per sette giornate non abbiamo vinto, ma la piazza ci è stata vicina e abbiamo mantenuto equilibri. Le tabelle estive contano poco. Lo step in più si deve fare come col Venezia lottare su ogni pallone con fame, voglia e cattiveria. Abbiamo mantenuto zoccolo duro“.
Una chiosa finale sui vari reparti
“Abbiamo preso un grande portiere come Confente, così come i quinti e abbiamo scelte negli altri reparti. Trattativa sfumata che mi ha lasciato amaro? Non mi affeziono ai calciatori. Mi sarebbe dispiaciuto non fosse arrivato Correia”.
Domenico Ferraro