È stato demolito a Meta un edificio abusivo di tre piani in via Alberi, per una superficie complessiva di oltre 220 metri quadrati. L’intervento, disposto dal Tribunale di Torre Annunziata, è stato eseguito in regime di autodemolizione dal proprietario, in esecuzione di una condanna risalente al 2006.
Il manufatto, allo stato rustico e privo di rifiniture, era composto da:
- piano terra: due locali, 55 mq, altezza 3,05 m;
- primo piano: quattro locali collegati da un corridoio a L, superficie complessiva 110 mq, altezza 3,15 m;
- terzo piano: unico vano di 55 mq con terrazzo a livello di pari estensione.
Secondo le perizie, l’opera abusiva costituiva un “rilevante impatto ambientale”, insistendo in un’area sottoposta a molteplici vincoli:
- zona dichiarata di notevole interesse pubblico dal D.M. 2 febbraio 1962,
- territorio ricadente nel Piano Urbanistico Territoriale dell’Area Sorrentino-Amalfitana (PUT),
- zona di tutela idrogeologica e difesa del suolo del PRG,
- classificazione R4 (rischio frana molto elevato) e P4 (pericolosità molto elevata) secondo il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (Autorità di Bacino Campania Centrale).

Il procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, ha sottolineato in una nota che la demolizione, avvenuta senza anticipazione di spese da parte del Comune o della Cassa Depositi e Prestiti, «rappresenta un atto fondamentale di tutela del territorio, sia in chiave repressiva – per il ripristino delle condizioni ambientali violate – sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio».
Il caso mette in evidenza anche il ruolo della Procura della Repubblica, da tempo impegnata in una costante attività di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio, che in Costiera Sorrentina continua a rappresentare una delle sfide più delicate per la sicurezza dei cittadini e per la salvaguardia del paesaggio.










