Una triste notizia mi ha dato il buongiorno stamane, un amico, un caro compagno a mia insaputa ci ha lasciati proprio nel giorno in cui le città si svuotano per le vacanze, col conforto – ringraziando Dio – dei suoi amorevoli figli e nipoti, che nella lunga sofferenza, non lo hanno mai lasciato solo.

Raffaele Alaia, classe 1953, Uomo generoso, padre e nonno affettuoso… il 15 agosto ci ha lasciati. Ebbene mi sono sentito trafiggere il cuore stamattina, ripensando ai momenti trascorsi assieme.

Il pensiero mi ha tormentato per l’intera mattinata, finché mi sono rifugiato in una lettura che feci di un racconto di – Erri De Luca – che parlava appunto della perdita di persone care: …più invecchio, diceva, e più le persone che ho amato mi lasciano. Ed io, dice Erri teneramente, non riesco a fare pace con nessuna di queste assenze.

Allora Scrivo.

Prendo un episodio del nostro vissuto e lo racconto. Dentro al passato quelli che ami, stanno tutti là, non ci manca nessuno.

Ecco – ed è proprio questo il pensiero che mi ha dato forza – scrivendo, continua, costringo queste persone, che si sono andate a cacciare in quell’aldilà senza il mio permesso, a essere di nuovo con me.

Finché scrivo, conclude, ci saranno sempre!

Questi pensieri hanno cambiato la mia vita rispetto al timore delle perdite e mi sono cimentato, pur non avendone le capacità, nella scrittura, utilizzando il potere della penna al pari di una bacchetta magica, che mi consente di fare rivivere le storie… di Domenico, Gigino, Assunta, Annamaria ed oggi la tua, caro amico Raffele, che mi avete raccontato o serenamente abbiamo condiviso.

Ed allora oggi, non sono ancora pronto a lasciarti andare e voglio stare ancora un po’ con te amico mio; non ci siamo potuti salutare e voglio offrirti l’ultimo caffè, al nostro bar, alla stessa ora… e ci sono andato da solo, ma con te nel cuore.

Il bar è lo stesso dove ti scattai la foto e tra le lacrime ho ricordato quei momenti che mi ispirarono quest’ultima dedica.

Raffaele amico mio, ogni mattina ci cerchiamo per condividere un buon caffè e cornetto, ma credo sia anche un pretesto per scambiarci stima e affetto, perché secondo un mio pensiero…:
L’amicizia vera, è passione, é un sentimento… che si rinnova col saluto la mattina, per sigillare un giuramento!

TENGO N’AMICO

– Io tengo n’amico sincero,
nu’ guaglione semplice..
ca se chiamm Rafele.
– Nu piezz r’omm tutta bontà,
o’ncontro a matina for’a chiesa addo`va’a prega’.
– Si s’attarda, ma io o’ssaccio che fa’…
co’pizz a’ riso me dice:
scusa Ciru’: “stev addu Mammà”.
– Ma tu… comm te sient?
Comm me vede,
me saluta cuntento.
– Co’ pizz a riso, felice legg’o` sentimento…
e ce strignimm forte a mano, ogni matina, quasi fosse nu’ giuramento.

Ciao Raffaele, difficilmente scorderò il tuo sorriso beffardo.
R.I.P. tra le braccia di “mamma tua”, la Vergine Maria che hai sempre venerato.

Per Stima e conforto alla famiglia, sentite condoglianze.

Ciro Notaro

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