L’annuncio della candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione Campania per il centrosinistra ha acceso immediatamente le polemiche. Il governatore uscente Vincenzo De Luca non ha risparmiato battute taglienti e critiche severe, aprendo un nuovo fronte di scontro interno alla coalizione e offrendo spunti agli avversari politici, che non hanno mancato di intervenire.
Le parole taglienti di De Luca sulla candidatura di Fico
Il presidente della Regione Campania ha commentato con sarcasmo la scelta di puntare sull’ex presidente della Camera. “Ho ascoltato anche io, ieri, questo annuncio e mi sono commosso. Devo dire la verità. Non ho capito bene chi era l’ufficiale d’anagrafe che ha certificato tutta sta roba. Se il buongiorno si vede dal mattino, buonanotte. Perché, dalle prime dichiarazioni che ho ascoltato, mi pare che siamo di fronte a un percorso molto tormentato, almeno per quello che riguarda me”.
De Luca ha poi evidenziato la distanza dal metodo politico seguito dal Movimento 5 Stelle: “Noi avevamo deciso qualche mese fa – e devo dare atto a Giuseppe Conte di avere avuto una posizione di grande correttezza – di discutere prima dei programmi e poi dei nomi. Ho visto che c’è stata ieri una fuga in avanti e hanno fatto tutto il contrario, cioè discutiamo prima dei nomi e, poi, se e quando capita, dei programmi. E non va bene perché questo significa politica politicante”.
L’attacco al concetto di “campolargo”
Il governatore ha bollato come inaccettabile l’idea di un’alleanza progressista senza basi concrete. “La parola ‘campolargo’ la considero una blasfemia, io parlo di alleanze politiche e del fatto che ci sono dei vuoti programmatici per i quali vanno integrati i programmi del centrosinistra”.
Ha ribadito la sua posizione sul metodo: “Io mi sto muovendo sulla linea che avevamo deciso, cioè prima i programmi. Se no che stiamo facendo, il gioco delle tre carte? Un candidato a me, un candidato a te. Stiamo dando un’immagine di politica politicante priva di dignità, non è tollerabile, almeno per quel poco che mi riguarda perché mi limito a esprimere le mie opinioni molto sommessamente”.
La difesa del figlio Piero e le accuse di “cafoneria”
Le polemiche hanno riguardato anche la candidatura del figlio Piero De Luca alla segreteria regionale del Partito Democratico. Il presidente campano ha parlato apertamente della questione, difendendo il percorso del figlio. “Il cognome De Luca è pesante per i cafoni ma per le persone civili no”.
De Luca ha poi rincarato: “Secondo la scuola di pensiero di chi critica mio figlio per il solo cognome che porta, mio figlio non dovrebbe fare mai politica perché non arriva mai il momento in cui viene valutato per quello che è. Questa si chiama barbarie, si chiama cafoneria, si chiama volgarità. È un modo ipocrita per non pronunciarsi mai sul merito delle persone. Solo in Italia succede questo. Solo in Italia. In altri paesi ovviamente si valutano le persone”.
Il governatore ha infine ricordato i principi costituzionali: “In Italia c’è una Costituzione che garantisce che ogni cittadino deve essere valutato per quello che è, con la sua persona, con le sue qualità, con le sue caratteristiche”.
La reazione di Forza Italia: Librandi contro il “passato”
Le dichiarazioni del presidente campano hanno subito acceso la replica degli avversari politici. Gianfranco Librandi, vicesegretario regionale di Forza Italia, ha commentato duramente: “Se il buongiorno si vede dal mattino, il centrosinistra ha iniziato la giornata sotto i peggiori auspici: tra le ironie di De Luca e le improvvisazioni su Fico, i campani assistono all’ennesima rappresentazione della politica politicante. È il volto di un sistema logoro, che non ha più nulla da dire se non giochi di palazzo e personalismi”.
Librandi ha poi tracciato la linea del suo partito: “Forza Italia, con Fulvio Martusciello, è su un’altra strada: parliamo di lavoro, sanità, infrastrutture, giovani e sicurezza. Parliamo del futuro. I campani meritano una Regione che guardi avanti, non che resti prigioniera delle liturgie del passato. Se per De Luca è già ‘buonanotte’, allora Forza Italia vuole essere l’alba di una nuova Campania, più libera e più forte”.
Vietri (FdI): “Altro che coalizione progressista, sembra una corrida”
Anche Fratelli d’Italia è intervenuta con toni altrettanto critici attraverso la deputata campana Imma Vietri. “Le dichiarazioni del presidente De Luca – ‘Se il buongiorno si vede dal mattino, allora… buonanotte!’ – non lasciano spazio a interpretazioni: ottenuto l’accordo per il figlio, ora si dichiara fuori gioco, tra una stoccata al PD che lo esclude dalla festa dell’Unità e una battuta al vetriolo contro il Movimento 5 Stelle e l’investitura di Fico. Altro che coalizione progressista: sembra una corrida in cui ognuno tira fendenti all’altro, e nessuno si preoccupa minimamente dei problemi reali dei cittadini campani”.
Vietri ha poi aggiunto: “Una cosa però è certa: quando la sinistra litiga prima ancora di partire, il copione è chiaro ed è sempre lo stesso. La verità è che non hanno né idee né visione per la Campania. Solo accordi sottobanco, personalismi e candidature calate dall’alto. E dovremmo davvero credere che siano capaci di governare? Anche no”.
Sulla candidatura di Piero De Luca, Vietri ha concluso: “Il presidente De Luca si dice scandalizzato perché, a suo dire, qualcuno negherebbe a suo figlio il diritto di essere valutato per quello che è. Ma qui nessuno sta mettendo in discussione i diritti costituzionali di Piero De Luca: ciò che è evidente a tutti — cittadini compresi — è che la sua candidatura alla segreteria del PD Campania è il frutto di un accordo politico e di potere, non certo di un confronto democratico o di una selezione trasparente basata sul merito”.









