Pompei, scoperta la “sala d’attesa” della Villa dei Misteri: la panca dei clientes davanti al portone

File davanti alle domus, ieri come oggi. Se oggi i turisti aspettano per ammirare gli affreschi, duemila anni fa a Pompei si faceva la fila per incontrare i padroni di casa. Lo dimostra l’ultima scoperta negli scavi della Villa dei Misteri, dove è emersa una panca in cocciopesto posta di fronte al portone monumentale della residenza.

Secondo gli archeologi non era destinata a ospiti illustri, ma a clientes, braccianti e mendicanti che attendevano di essere ricevuti nell’ambito della salutatio, il rituale quotidiano in cui i cittadini meno abbienti si rivolgevano ai notabili in cambio di protezione, favori o prestiti. “Durante le lunghe ore d’attesa qualcuno si sfogava incidendo graffiti sul muro – spiega il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel – È l’altra faccia dei meravigliosi ambienti affrescati: mentre pochi privilegiati vedevano gli interni, molti restavano fuori, ad aspettare”.

L’indagine rientra nel progetto di scavo e messa in sicurezza del fronte nord-occidentale della villa, avviato dopo l’abbattimento di un edificio abusivo sovrastante. Grazie all’accordo tra Parco archeologico e Procura di Torre Annunziata, si è proceduto anche alla demolizione di una struttura abusiva destinata alla ristorazione, che ostacolava la fruizione del sito. “Un risultato reso possibile dalla sinergia istituzionale – commenta il procuratore Nunzio Fragliasso – che unisce tutela del patrimonio e contrasto all’illegalità”.

Gli archeologi hanno riportato alla luce non solo il portone originario della villa, affiancato da paracarri e tratti di strada lastricata, ma anche ambienti in terzo stile pompeiano, una cisterna voltata collegata al sistema idrico e la sequenza stratigrafica dell’eruzione del 79 d.C. sotto cui è riemerso un paleosuolo coltivato “a conchette”, traccia della gestione agricola romana.

Il rinvenimento della panca conferma quanto il prestigio dei padroni fosse misurato anche dal numero di persone in attesa davanti alla loro porta: come in una sala d’attesa moderna, più clienti significavano più potere.

Il Parco punta ora a proseguire lo scavo, soprattutto nell’area del quartiere servile ancora sepolto, cercando fondi tramite sponsor e campagne di fundraising. Intanto la Villa dei Misteri continua ad attrarre migliaia di visitatori: ciò che un tempo era privilegio di pochi, oggi è patrimonio aperto a tutti, soprattutto nelle giornate di ingresso gratuito.

Sarah Riera

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