Cinque fisioterapisti dell’Agro nocerino compariranno davanti al giudice con l’accusa di aver truffato l’Asl Salerno, certificando terapie mai effettuate su pazienti ormai deceduti. La Procura di Nocera Inferiore, dopo due anni di indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio.
Secondo l’inchiesta del pm Gianluca Caputo, i professionisti avrebbero agito seguendo un vero e proprio “disegno criminoso”, attestando trattamenti riabilitativi domiciliari e in Rsa in favore di malati già morti, in alcuni casi a distanza di anni dal decesso.
Le verifiche hanno interessato oltre mille pratiche sanitarie in tutta la provincia di Salerno. Le anomalie sono emerse inizialmente su quattro pazienti di Nocera: all’Asl risultavano documenti firmati (falsamente) dai defunti o da caregiver che in seguito hanno disconosciuto la propria firma.
Le accuse contestate sono pesanti: truffa aggravata ai danni dell’Asl Salerno e falsità ideologica. La vicenda ha avuto anche un forte impatto etico, con le famiglie dei pazienti deceduti indicate come parti offese.
L’udienza preliminare è fissata per il 24 febbraio. Sarà quella l’occasione per i cinque imputati di difendersi dalle accuse. Intanto, la Procura non esclude possano emergere altri casi e nuovi indagati.
Sarah Riera










