Solo un anno fa, i grillini oplontini tracciavano un solco profondo con il Partito Democratico, accusato da Orfeo Mazzella di essere responsabile dello scioglimento del Comune e del declino cittadino. «Mai col Pd di Torre Annunziata», dichiarava il senatore alla vigilia delle comunali, respingendo l’ipotesi di un accordo e spingendo il movimento a presentarsi da solo alle urne, con un risultato modesto.
La svolta arriva sull’onda della partita regionale. L’intesa che ha portato alla candidatura di Roberto Fico come nome unitario per la presidenza della Regione ha fatto da apripista a una nuova linea. L’esperienza del campo largo, testata su scala regionale, diventa così il modello da replicare anche nelle realtà locali, Torre Annunziata compresa.
Il documento del Movimento
Attraverso il referente Ernesto Pagano, il consigliere comunale Salvatore Monaco e lo stesso Mazzella, il Movimento 5 Stelle cittadino ha diffuso una nota ufficiale che segna l’apertura. «La formula politica del campo largo rappresenta lo strumento per proiettare il centrosinistra verso una nuova stagione di riforme sociali e di miglioramento delle condizioni delle classi lavoratrici», si legge nel testo. E ancora: «I tempi sono maturi per estendere il modello del campo largo anche alle principali realtà urbane del Paese».
Nel comunicato, i pentastellati annunciano la disponibilità ad aprire «un tavolo di confronto politico con tutte le forze progressiste e di centrosinistra». Una dichiarazione che conferma un percorso già intrapreso nei fatti e che rende ufficiale il cambio di strategia.
Il ruolo in consiglio comunale: voti e astensioni decisive
L’apertura non sorprende chi ha seguito le dinamiche dell’amministrazione guidata dal sindaco Corrado Cuccurullo. In consiglio, il Movimento 5 Stelle non ha mai incarnato un’opposizione dura. Anzi, il consigliere Monaco ha spesso votato in sintonia con la maggioranza, sostenendo provvedimenti come il regolamento del verde pubblico e il rinnovo del contratto con la società PrimaVera, insieme a Michele Avitabile di Italia Viva, anche lui vicino a un possibile cambio di campo politico.
Lo stesso Monaco si è astenuto su passaggi fondamentali, tra cui l’assestamento di bilancio, favorendo indirettamente l’azione dell’esecutivo. Già nei primi mesi di consiliatura, ma allora Mazzella e Monaco smentivano nettamente il possibile cambio di rotta, ribadendo la loro distanza dal Pd.
La giravolta sancita: il Pd non è più responsabile dei mali della politca torrese
I fatti, però, hanno raccontato un progressivo avvicinamento che oggi diventa esplicito. Dalle accuse al Partito Democratico al dialogo per il campo largo, il Movimento 5 Stelle a Torre Annunziata compie una giravolta completa, trasformando in scelta politica ciò che per mesi è stato percepito come un orientamento di fatto.










