Su il sipario sulla XXXIII edizione del Palio di Somma Vesuviana, la rievocazione storica che da oltre trent’anni riporta la città indietro nel tempo, tra il fascino del ‘500 e del ‘600. Un viaggio lungo cinque secoli tra cortei in costume, giochi popolari e momenti di forte spiritualità, che da oggi a domenica animerà piazze e vicoli del centro storico.
Ad aprire la manifestazione sarà l’artista locale Gigi Soriani, mentre i rioni cittadini si sfideranno indossando divise d’epoca in gare che ripropongono i giochi della tradizione: dalla corsa nei sacchi alla salita del palo di sapone, dalla corsa con i cerchi fino ad altre prove ispirate alla vita quotidiana del passato. «Il Palio nasce da un grande lavoro di ricerca che ha permesso di ricostruire usi, costumi e divertimenti popolari dell’epoca – spiega Giuseppe Auriemma, presidente del Palio –. Quest’anno il tema sarà La Somma Speranza: speranza come pace, luce e armonia; Somma come identità della nostra città».
La rievocazione, sottolinea il sindaco Salvatore Di Sarno, rappresenta «un recupero della memoria e del territorio. Chi verrà a Somma farà un vero viaggio nel tempo». Non mancano le novità: tra gli appuntamenti più attesi il ritorno dello stemma aragonese sul Palazzo della Starza Regina, riprodotto grazie alle nuove tecnologie di stampa 3D con il sostegno dell’Archivio Storico.
Accanto all’aspetto ludico e culturale, anche quello religioso: dopo due anni, tornerà a benedire l’evento il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino. «La sua presenza – evidenzia don Nicola De Sena – non è un atto formale ma un segno concreto del riconoscimento diocesano del Palio, che da 33 anni, con i giochi e con l’educazione alla pace dei giovani, contribuisce alla crescita umana del nostro territorio».