La XXXIII edizione del Palio di Somma Vesuviana ha consacrato vincitore il Rione Costantinopoli, in un evento che ha richiamato migliaia di persone nel cuore del Vesuviano. Una competizione che non è solo sfida tra rioni, ma un vero e proprio fenomeno culturale che, dal 1991, intreccia giochi antichi, ricerca storica e partecipazione comunitaria. Sul podio anche il Rione Santa Maria del Pozzo (secondo posto) e il Rione Prigliano (terzo posto).

Le parole del sindaco: solidarietà e socialità al centro

Il sindaco Salvatore Di Sarno ha sottolineato come la vittoria vada oltre il risultato sportivo: “Ha vinto il Rione Costantinopoli ma hanno vinto tutti. Il Palio è l’affermazione dei valori della solidarietà e socialità”.

Lo stesso primo cittadino ha ribadito il senso profondo della manifestazione: “Un’intera comunità partecipa e con passione. Il senso del Palio è quello di mettere in campo tante energie giovani. Tanti ragazzi che non si conoscevano, pur essendo dello stesso paese, da oggi si conoscono”.

La voce della tradizione: i giochi e la ricerca storica

Tra i protagonisti anche Giuseppe Auriemma, ideatore del Palio insieme ai Giovani per un Mondo Unito del Centro Vita, che ha evidenziato il valore culturale e storico della manifestazione: “È stato un Palio entusiasmante con le otto squadre di otto rioni che si sono sfidate davvero in modo passionale. Penso alla gara del tiro alla fune o al Palo di sapone. Complimenti davvero a tutte le squadre”.

Auriemma ha ricordato che il Palio è frutto di una lunga attività di studio e ricostruzione: “Il Palio nasce anche da una grande attività di ricerca, grazie alla quale è stato possibile risalire e ricostruire eventi, ritrovare i giochi di un tempo, i costumi di un tempo. Oggi è un fenomeno culturale dinamico, figlio della comunità e dei suoi laboratori: comunicazione, scenografia, coreografia, musica, tutto nasce dal basso”.

I giochi del passato tornano a vivere

Il Palio rievoca discipline e sfide che appartengono alla tradizione popolare: dal tiro alla fune alla corsa con i cerchi, dalla corsa nei sacchi fino alla spettacolare salita del Palo di sapone. Ogni rione si presenta con atleti in divise ispirate al Cinquecento, creando un’atmosfera che riporta il paese indietro nel tempo.

Grazie a questa formula, la manifestazione si è trasformata in un appuntamento capace di attrarre spettatori non solo dalla provincia di Napoli, ma da tutta Europa, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali.

Il messaggio della Chiesa locale

Anche la comunità religiosa ha voluto sottolineare l’importanza del Palio. Don Nicola De Sena, rappresentante dei parroci di Somma Vesuviana, ha affermato: “Il Palio è la bellezza della nostra città. Purtroppo in questo paese si tende a mettere in evidenza solo le cose negative. Ci sono anche quelle positive. Il Palio rappresenta un momento bello e l’auspicio è che diventi anche uno stile”.

Un evento che va oltre la competizione

Il Palio non è soltanto un insieme di giochi e gare, ma una celebrazione dell’identità e della memoria collettiva. Dietro ogni edizione c’è un lavoro capillare di laboratori, studi e preparazioni, con il coinvolgimento diretto di giovani, famiglie e associazioni.

La vittoria del Rione Costantinopoli segna dunque un nuovo capitolo di una manifestazione che continua a crescere e a rinnovarsi, tenendo insieme passato e futuro, competizione e comunità.

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