EspressoNapoletano oggi si presenta non come voce del disagio, ma come grido d’orgoglio…un ORGOGLIO tutto Napoletano!

Mente sana in Corpo sano… un bel dire, ma ancora più bello quando mente e corpo appartengono ad un figlio del Sud… un eccezionale atleta di Napoli, che con sacrificio ed abnegazione si è formato praticando vari sport estremi per poi cimentarsi nel Bodybuilding, sottoponendosi a diete severe, ma bilanciate e a duri allenamenti settimanali (fino a cinque) in  palestra per partecipare e vincere con merito, diversi, prestigiosi titoli, qualificandosi sempre tra i primi posti del medagliere, ed oggi udite, udite è un affermato bodybuilder, campione del mondo.

Sì… avete letto bene, CAMPIONE DEL MONDO

Lui è Vincenzo Sannino, napoletano, classe 1982, e titolare di una sua attrezzata palestra a San Sebastiano al Vesuvio, dove si allena e promuove come formatore training, questo sport tra i più giovani, non tanto per il fisico da mister muscolo, che ha certo il suo fascino, né tantomeno per i titoli, ma soprattutto, per preparare i ragazzi alle prove della vita, per affermare il principio che tutti gli obiettivi si possono raggiungere, tutti i sogni si possono realizzare a condizione che ti metti alla prova e non ti arrendi mai.

I bilancieri che alziamo per formarci, in un parallelismo con la vita, dice Vincenzo, sono pesanti, tentano di piegarci in due, come le prove che dovremo affrontare, ma diventano leggeri quando si impattano, con un ferreo impegno e  determinazione.

Chi si forma in palestra, non sempre diventerà un campione, aggiunge, ma certamente saprà affrontare e confrontarsi con le prove che la vita ci riserva.

Oggi, a 43 anni ho acquisito un titolo prestigioso, per me e la mia Città, ho realizzato il sogno di una palestra a San Sebastiano, la Muscle Power StudioPiazza Municio 20 – in cui ho il piacere di  invitare tutti i giovani che vogliono iniziare questo percorso formativo, econclude il Campione non mi fermerò, perché il Bodybuilding, è lo sport che mi scorre nelle vene… ho un sogno ancor più grande da realizzare per i miei figli: la mia Palestra, finché avrò la forza, dovrà essere una fucina per temprare, in un futuro incerto, uomini maturi e donne coraggiose… e che Dio mi sia testimone.

Ringraziamenti:

– Ringrazio il direttore de il Gazzettino vesuviano per la opportunità che mi concede di mettere in risalto un atleta di tal calibro, evidenziandone non solo  muscoli e titoli, ma soprattutto, stigmatizzando, la forza del suo pensiero.

– Ringrazio ogni nostro campione, qualsiasi sport  pratichino, perché sono il nostro fiore all’occhiello e sfilano con umiltà sul Red Carpet del prestigio nazionale, che non sempre viene riconosciuto.

Grazie a tutti loro e ancora grazie a Vincenzo Sannino per la sua preziosa testimonianza.

Con stima,
Ciro Notaro autore… e consentitemi con una punta d’orgoglio, zio di questo bel pezzo di Campione

Note autobiografiche di Vincenzo Sannino in breve:

– Istruttore già a 17 anni ha preso parte nel 2006 alla prima competizione…”Gran Prix Città di Nettuno”, partecipando successivamente a cinque campionati Italiani, due Europei e due Mondiali… qualificandosi Campione Europeo e poi Campione del Mondo in due categorie, acquisendo infine il titolo di professionista WWABBA.

– I suoi miti, obiettivi del suo entusiasmo sono stati: Schwarzenegger, Lou Ferrigno, Frank Zane, Mike Mentzer ed in fine il suo idolo per eccellenza, per perfezione e simmetria  atletica, il superbo Milos Sarcev sua  grande ispiratore.

– Il suo motto è: “O vinci, o non tornare a casa“, frase, che gli viene recitata da una persona speciale, prima di ogni gara, fondamentale perché rievoca la benedizione che la sua cara mamma, gli rivolgeva ogni volta partiva per le gare  – pur non condividendo quel tipo di sport – e lui ne ha fatto il suo motto, il suo punto di forza per ogni obiettivo raggiunto e da raggiungere.

L’obiettivo oggi, dopo il titolo di campione delle mondo categorie – fino a 90 kg e over 40 oltre che vincitore del tesserino da professionista della WABBA INTERNATIONAL – è di prepararsi per le gare 2026 superando la soglia di peso dei 90kg, puntando tra cinque anni alla TOP TEN mondiale, dei migliori atleti  ITALIANI.

Il sogno nel cassetto, conclude, è per le mie due bambine e per le generazioni future, che possano trarre ispirazione dalla mia esperienza ed il mio stile di vita, per formarsi ed essere soprattutto campioni di se stessi prim’ancora che campioni del Mondo.

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