Salvataggio dei Carabinieri Forestali nel cuore del Vesuvio: l’uomo ritrovato tra rovi e cenere

Un 65enne di Terzigno, disperso nella Riserva Forestale Tirone - Alto Vesuvio, è stato salvato in meno di un’ora grazie al pronto intervento dei militari

Nella mattinata di domenica 28 settembre 2025, allarme nella Riserva Forestale Tirone – Alto Vesuvio: un uomo di 65 anni, residente a Terzigno, si era smarrito nella fitta macchia mediterranea alle pendici del versante sud del Vesuvio. A dare l’allerta, alle ore 9.45, è stato un compagno di escursione che ne aveva perso le tracce, rivolgendosi immediatamente alla Stazione Carabinieri di Terzigno.

I militari, mentre si dirigevano nell’area indicata, hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno predisposto anche il supporto di un mezzo aereo.

L’attivazione del reparto biodiversità

Alle ore 10.35, la segnalazione è giunta al Comandante del Nucleo Biodiversità di Trecase, che in costante contatto con la T.Col. Marilena Scudieri, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Caserta, ha prontamente disposto l’attivazione delle squadre operative della Riserva. L’uomo, ormai stremato e con il cellulare non raggiungibile, rischiava di non poter essere localizzato in tempo.

Tre unità di operai forestali, guidate da un caposquadra esperto e coordinate dal capo operaio giunto sul posto, si sono inoltrate nell’area segnalata, situata a est della storica Strada Matrone.

Il salvataggio tra rovi e terreno instabile

Il percorso non era semplice: la zona era stata colpita dall’incendio estivo che aveva devastato parte del Parco Nazionale del Vesuvio, lasciando il terreno fragile e instabile. I soccorritori si sono aperti un varco tra rovi e vegetazione, fino a raggiungere il disperso.

L’uomo è stato messo in salvo e affidato al personale sanitario per le cure del caso. L’intera operazione si è conclusa in meno di un’ora, senza dover ricorrere al mezzo aereo predisposto.

La sinergia tra reparti

Il successo del salvataggio è stato reso possibile grazie al bagaglio di conoscenze del territorio maturato dal personale della Riserva, gestita dai Carabinieri Biodiversità, e alla costante collaborazione con i militari della specialità territoriale. Una sinergia che ha permesso di trasformare una situazione di potenziale emergenza in un intervento rapido ed efficace.

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