La maggioranza porta in aula il Dup dell’anno precedente, seduta sospesa e “salvata” dal mancato ostruzionismo dei consiglieri di minoranza. E’ accaduto ad Agerola, in diretta streaming, durante l’ultimo consiglio che vedeva all’ordine del giorno vari argomenti tra modifiche alle commissioni consiliari dopo il passaggio di una consigliera dalla minoranza alla maggioranza, bilancio consolidato, alcune variazioni di bilancio e la nomina del nuovo revisore dei conti.
Ma l’argomento più importante era il Dup 2026/2028, fondamentale atto di programmazione delle attività amministrative, propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione.
Tutto è accaduto mentre l’assessore al ramo Filomena Fusco leggeva la proposta di delibera da approvare. A quel punto il capogruppo di opposizione Marco Medaglia (Agerola nel Cuore) ha fatto presente che la documentazione allegata alla proposta era vecchia, addirittura quella dell’anno scorso. “Era chiaro a tutti che c’era un errore nella preparazione degli atti – afferma Medaglia – oppure non si comprendeva il senso di approvare un documento errato. Ad una prima verifica è subito emerso l’errore. Infatti anche all’albo pretorio era caricato l’allegato sbagliato alla delibera di giunta.”
Il sindaco Tommaso Naclerio, in evidente difficoltà, ha così sospeso il Consiglio per diversi minuti ed alla ripresa dei lavori, ha ammesso l’errore chiedendo di votare comunque sull’argomento per poi regolarizzare le carte.
A questo punto c’è stato il gesto di fair-play della minoranza che, opponendosi, avrebbe costretto il sindaco a rinviare l’argomento ed a riconvocare il consiglio comunale.
Tuttavia il capogruppo di Agerola nel Cuore ha sottolineato “la volontà di un atteggiamento collaborativo e non meramente ostruzionistico del suo gruppo e quindi di consentire la prosecuzione dei lavori, pur astenendosi nel merito della proposta, in quanto gli atti ricevuti erano inadeguati”.
Dunque consiglio comunale salvo, con il ringraziamento accorato del vicesindaco Luca Mascolo al gruppo di minoranza per la sensibilità istituzionale dimostrata.