Si fingevano carabinieri per ingannare anziani soli e farsi consegnare gioielli e denaro. In pochi giorni hanno colpito due volte, raggirando vittime ultranovantenni con un copione spregiudicato e crudele. Questa mattina i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno eseguito due ordinanze cautelari – custodia in carcere per un 20enne e collocamento in comunità per un 16enne – emesse dai Gip di Torre Annunziata e del Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta delle rispettive Procure.
Il 14 aprile 2025, i due avrebbero truffato una coppia di novantenni di Sorrento. Uno di loro, al telefono, si sarebbe finto maresciallo dei carabinieri, parlando di un furto imminente e invitando i coniugi a consegnare i gioielli a un “collega” per metterli al sicuro.
Arrivato a casa, il complice – spacciandosi per militare – si è fatto consegnare i preziosi, ma alla reazione del marito lo avrebbe spintonato per garantirsi la fuga.
Quattro giorni dopo, il 18 aprile, i due avrebbero colpito ancora, questa volta ai danni di una 96enne. Spacciandosi per carabinieri, avrebbero raccontato che il figlio aveva investito un pedone e che serviva denaro per “evitare conseguenze penali”.
La donna, confusa, ha indicato che i risparmi erano nascosti in un vano segreto del tavolo da pranzo, che però non riusciva ad aprire. I falsi carabinieri, senza esitazione, hanno caricato l’intero tavolo in auto e sono fuggiti.
L’inchiesta, coordinata dalle due Procure, è stata condotta dai carabinieri di Sorrento attraverso:
- Analisi di immagini di videosorveglianza;
- Attività investigative mirate, dirette e indirette.
Gli elementi raccolti hanno permesso di costruire un grave quadro indiziario: i due sono ritenuti responsabili di rapina impropria e truffa aggravata, con l’aggravante dell’età delle vittime e del danno patrimoniale rilevante.
Al termine delle formalità, il 20enne è stato portato in carcere, mentre il minorenne è stato accompagnato in una comunità protetta.










