palazzo camorra asilo nido

Da palazzo della camorra ad asilo nido comunale: è questa la trasformazione annunciata dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, che ha parlato di “Stato che vince sul malaffare e riscatto sociale”. L’amministrazione ha ricordato che Pompei è l’unico comune ad aver destinato tutti i beni confiscati a finalità sociali.

Il comune, con delibera di Giunta n. 106 del 27 giugno 2015, aveva manifestato l’interesse all’acquisizione del bene confiscato alla criminalità organizzata, situato in via Nolana, Traversa Cirillo 14, insieme ai terreni adiacenti. Con successivo decreto, l’ANBSC (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) ne ha disposto il trasferimento al patrimonio comunale.

Un asilo per le famiglie meno abbienti

La decisione del sindaco è stata chiara: destinare l’edificio a finalità sociali e trasformarlo in un asilo nido comunale per venire incontro alle esigenze delle famiglie meno abbienti.

I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4, Componente 1, investimento 1.1 “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia”, con un importo di 760mila euro, finanziati dall’Unione Europea tramite il programma Next Generation EU.

Interventi strutturali e innovazioni didattiche

nuovo asilo nido pompeiIl progetto di ristrutturazione ha tenuto conto di più fattori: la crescente domanda di iscrizioni, l’adeguamento dell’edificio alle normative di sicurezza, il miglioramento dell’efficienza energetica e del confort d’uso, oltre alla valorizzazione degli spazi ludico-didattici, sia interni che esterni.

Particolare attenzione è stata posta alla progettazione degli ambienti educativi, differenziati per fasce di età (3-12 mesi, 13-24 mesi, 25-36 mesi), con aree pensate per stimolare lo sviluppo sensoriale, motorio e affettivo dei bambini.

Il ruolo della famiglia

Un punto cardine del progetto riguarda il coinvolgimento attivo delle famiglie. È stata infatti prevista un’area dedicata all’assistenza alla genitorialità, con l’obiettivo di favorire una crescita armonica del bambino, equilibrare le attività guidate con il gioco libero, stimolare la conoscenza e la sperimentazione, ma anche costruire rapporti di fiducia oltre il contesto familiare.

Il “Palazzo delle creature”

Parallelamente, proseguono i lavori al “Palazzo delle creature”, sede della fondazione A voce d’è creature di don Luigi Merola, in via don Gennarino Carotenuto, anch’essa sorta su un bene confiscato, già roccaforte del clan Cesarano.

Grazie alla sinergia tra i servizi sociali del comune di Pompei e l’impegno della fondazione, oggi la dispersione scolastica in città è pari a zero, un risultato che testimonia l’efficacia del riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità.

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