Ottaviano, “scacco matto” a Simonetti: il sindaco sfiduciato dopo due anni di mandato

Dopo settimane di tensioni politiche e la chiusura del plesso Regina Margherita, la consigliera Maddalena Massa e l’ex assessore Giorgio Marigliano guidano la sfiducia che fa cadere il sindaco Simonetti e il figlio-assessore Piergiorgio Marigliano

A Ottaviano si consuma un vero e proprio ribaltone politico: il sindaco Biagio Simonetti, in carica da appena due anni, è stato sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri comunali. La crisi esplode dopo giorni di polemiche legate alla chiusura di un’ala del plesso Regina Margherita, con il trasferimento degli alunni, e segue settimane di tensioni interne che avevano già spaccato il consiglio, evidenziando divergenze interne e difficoltà di gestione dell’amministrazione.

La firma decisiva e la crisi interna

Il momento cruciale è stato segnato dalla firma del consigliere Maddalena Massa, di Forza Italia, vicina storicamente all’ex assessore Giorgio Marigliano, da tempo in rotta con Simonetti. Con la sua adesione, insieme ai sei consiglieri di opposizione e a due dissidenti della maggioranza, è stato completato l’ultimo voto necessario alla sfiducia, decretando anche la decadenza dell’assessore Piergiorgio Marigliano, figlio di Giorgio Marigliano.

Fratture e divergenze: finale prevedibile

A firmare le dimissioni che hanno mandato a casa Simonetti, Ferdinando Federico, Felice Picariello, Vincenzo Miranda, Paolo Iovino, Vincenza D’Avino e Pasquale Iervolino, per l’opposizione e da altri due esponenti di maggioranza in aperta frattura con il sindaco, Flavia Malandrino e Arcangelo Annunziata.

Il mandato di Simonetti, iniziato con il sostegno dell’ex sindaco Luca Capasso, era ormai segnato dalle fratture interne e da divergenze politiche che rendevano il finale prevedibile. Nei giorni scorsi, la comunità di Ottaviano già parlava della possibile sfiducia, anche se mancava l’ufficialità.

Il messaggio di Simonetti

L’ex sindaco ha affidato ai social un lungo messaggio di amarezza, sottolineando come la decisione sia stata guidata da interessi politici contrastanti con la sua visione:

“Quella che si è consumata è una pagina triste non per il sindaco o per la giunta, ma per l’intera comunità di Ottaviano. Ho sempre seguito una strada basata su onestà e legalità, probabilmente distante dagli interessi di chi ha deciso di sfiduciarmi. Io e la mia squadra continueremo a lavorare per i cittadini, che saranno i veri giudici del nostro operato”.

Simonetti ha ringraziato il vicesindaco Antonio Napolitano, gli assessori Elena Picariello, Virginia Nappo e Angelo Alterio, i consiglieri che lo hanno sostenuto fino all’ultimo, oltre alla segretaria generale Enza Fontana, i dipendenti comunali e le aziende partner dell’amministrazione. “Il mio pensiero più grande va ai cittadini di Ottaviano, che hanno creduto nel nostro impegno e nel progetto politico che avevamo avviato”, ha concluso.

Prossimi passi per il Comune

Con la sfiducia, il sindaco Simonetti termina anticipatamente il suo mandato. Nei prossimi giorni sarà nominato un commissario prefettizio, che guiderà l’amministrazione fino alle nuove elezioni previste per la prossima primavera. Ottaviano entra così in una fase politica delicata, tra riorganizzazione interna e attesa della scelta dei cittadini.

Filippo Raiola

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