Napoli: 20enne ferito alle gambe da colpi di arma da fuoco, indagini in corso

Mattinata di paura a Secondigliano, quartiere della periferia nord di Napoli, dove un ragazzo di vent’anni è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco dopo un violento litigio seguito a un incidente stradale. Quello che inizialmente sembrava un banale sinistro si è trasformato in un episodio di inaudita violenza, culminato con due spari che hanno raggiunto il giovane alle gambe.

L’incidente e il litigio

Tutto è cominciato all’alba, tra via Fratta e via Diacona, dove due auto si sono scontrate senza gravi conseguenze per gli occupanti. Il traffico bloccato e le auto ferme in mezzo alla strada hanno attirato la curiosità dei residenti.

Tra loro, un sedicenne che, affacciato dal balcone della propria abitazione, ha iniziato a riprendere la scena con il cellulare. Uno dei due automobilisti, il ventenne poi ferito, gli avrebbe intimato di smettere. «Che c… stai facendo? Che tieni da filmare? Fatti gli affari tuoi», avrebbe gridato visibilmente alterato.

Il minorenne, infastidito, non si sarebbe tirato indietro. Ne è nato un acceso scambio di parole, culminato in un gesto che ha lasciato tutti sotto choc.

Il sedicenne scende con la pistola

Pochi istanti dopo, secondo la ricostruzione dei Carabinieri della compagnia di Secondigliano, il ragazzo sarebbe uscito di casa impugnando una pistola. Si è avvicinato al ventenne e ha premuto il grilletto due volte, colpendolo alle gambe. Poi si è allontanato rapidamente, facendo perdere le proprie tracce.

Il giovane ferito è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli, dove i medici lo hanno medicato e dimesso con una prognosi di quindici giorni. Le sue condizioni, pur serie, non sono tali da destare preoccupazioni per la vita.

Le indagini e la caccia al baby pistolero

L’allarme è scattato immediatamente. I militari dell’Arma sono intervenuti sul posto pochi minuti dopo gli spari, avviando un’indagine serrata per ricostruire i fatti. La zona, tuttavia, non è coperta da telecamere di sorveglianza, e ciò ha complicato i rilievi.

Il sedicenne, già noto alle forze dell’ordine per una precedente rapina, è riuscito a scomparire per alcune ore, prima di essere rintracciato all’interno di un bed and breakfast poco distante. È stato denunciato a piede libero, in attesa di ulteriori accertamenti da parte della Procura per i Minorenni di Napoli, coordinata dalla procuratrice Patrizia Imperato e dal pm Cerulo, che segue il fascicolo.

Secondo gli inquirenti, il ragazzo potrebbe aver agito in preda all’impulsività, reagendo a un’offesa ricevuta durante il litigio. Ma non si esclude che avesse già la disponibilità dell’arma, circostanza che aggrava la sua posizione.

Silenzio tra i testimoni

Le indagini, tuttavia, procedono a rilento. Le persone coinvolte, compreso il ventenne ferito, non sarebbero particolarmente collaborative, rendendo difficile ricostruire l’esatta sequenza dei fatti. Nessuno dei presenti avrebbe fornito elementi utili per individuare l’arma o spiegare la provenienza dei proiettili.

Il contesto, spiegano gli investigatori, è quello di un quartiere dove tensioni e dinamiche di strada possono facilmente degenerare. Un semplice alterco si è trasformato in un episodio di violenza giovanile che riaccende i riflettori sulla diffusione delle armi tra i minori e sul rischio di reazioni sproporzionate anche per futili motivi.

Le indagini e la testimonianza del ventenne ferito

Sul caso indagano i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto, mentre la Procura dei Minori valuta le misure cautelari da adottare. Intanto il ventenne, rimasto ferito alle gambe, è tornato a casa dopo le cure in ospedale. La sua testimonianza potrebbe risultare decisiva per chiarire le ultime ombre di una vicenda che, ancora una volta, mette in luce il volto più inquietante della violenza urbana.

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