Nel solco delle celebrazioni per i 50 anni dell’Anis, arrivano ora le considerazioni personali di Luca Da Prato, friulano, 42enne campione di nuoto paraolimpico, che ha preso parte all’evento condividendo esperienze e legami nati nelle profondità del mare e del cuore. Le sue parole, intrise di riconoscenza e affetto, rappresentano un tributo sentito alla comunità subacquea della provincia di Napoli, da sempre fucina di passione, tecnica e amicizia autentica.
Un ringraziamento che viene dal cuore
«Volevo ringraziare Anis, il Centro Sub Pianeta Mare e il Centro Sub Capua che hanno collaborato per l’evento e per avermi accolto nella loro grande famiglia dove cuore, passione e amore si fondono tra gli abissi e le bellezze dei nostri mari, dove la differenza la fanno le persone», scrive Luca Da Prato, ricordando l’atmosfera di fraternità respirata durante la giornata celebrativa.
Nel suo messaggio emerge la ricchezza delle relazioni umane nate dal mare e per il mare: «Ho conosciuto tantissimi amanti del mare, delle immersioni e della vita e sarebbe impossibile anche se meritevole citarle una per una perché ognuno di loro ha contribuito a lasciarmi quella nostalgia che adesso governa il mio cuore nell’attesa di tornare a Cercola e vivere altre esperienze ed avventure insieme a loro».
Il ritratto di Nicola Tommasone, anima del movimento subacqueo
Tra i tanti ringraziamenti, uno spazio speciale è dedicato a Nicola Tommasone, figura centrale dell’intero evento: «Un grazie di cuore con tutto me stesso a Nicola Tommasone, Maestro Istruttore, Direttore Tecnico del Centro Sub Pianeta Mare, componente del Direttivo Anis, anima corpo e cuore sia del grande evento celebrativo Anis ma soprattutto del movimento subacqueo di Napoli e provincia».
Da Prato racconta il legame profondo nato con lui, sottolineando come il maestro stabiese rappresenti «una guida tecnica, pratica e umana», capace di trasmettere non solo nozioni ma valori di vita e di mare. «Una delle cose importanti che mi hanno colpito è la sua visione, dove si deve lasciare spazio creativo ai giovani, coinvolgerli e crescere insieme a loro, perché sono il futuro», scrive ancora, evidenziando la capacità di Tommasone di unire generazioni diverse nel segno della passione per le immersioni.
La forza di un gruppo e la sede di Cercola rinnovata
Nel racconto di Da Prato trova spazio anche la sede di Cercola, recentemente rinnovata grazie al contributo di tutti i soci: «Sono in tanti e ognuno che è esperto del proprio mestiere porta la sua conoscenza al servizio degli altri, chi sa dipingere, chi sa fare lavori elettrici, chi ha nuove idee, chi è fotografo». Un esempio di spirito comunitario che riflette i valori di cooperazione, rispetto e condivisione che animano l’intero movimento subacqueo napoletano.
Tra sorrisi, fiducia e immersioni
Luca racconta il suo incontro con Nicola anche sul piano umano: «Nicola affronta come me la vita con il sorriso, ci siamo scambiati tanti sorrisi che danno sempre il buon umore ed è un gesto tanto semplice quanto difficile da trovare».
Il campione friulano sottolinea poi il principio fondamentale di ogni immersione: «Le immersioni si fanno sempre in coppia per una questione di sicurezza e come dice Nicola, bisogna avere massima fiducia nel tuo compagno, perché quando voli tra gli abissi la tua vita è nelle mani del tuo compagno di immersione e viceversa».
Da Prato ricorda con emozione la sua prima immersione a Baia, descrivendola come un momento indelebile: «Il mio compagno di immersione era proprio Nicola Tommasone, la mia vita era nelle sue mani e io ero la persona più tranquilla e sicura del mondo perché insieme a lui e con lui tutto diventa possibile, il difficile diventa semplice e i sogni diventano realtà».
L’emozione del battesimo del mare
Il racconto del suo battesimo subacqueo assume i toni del simbolo: «Sentivo la sua presenza a ogni bolla e mi ha guidato e sorvegliato centimetro per centimetro per farmi vivere in sicurezza e felicemente il mio Battesimo».
Luca definisce l’esperienza come una rinascita tra le onde, un momento di fiducia assoluta e connessione con il mare e con chi lo accompagna. «Trovare persone così è raro e quando le trovi la tua vita e il tuo viaggio non può che ricongiungersi ogni tanto, per un’immersione, un sorriso, per crescere come persona».
I ringraziamenti finali
Luca conclude con parole di gratitudine profonda verso chi ha creduto in lui e lo ha accolto come parte di una famiglia:
«Un grazie di cuore al Presidente Anis Ettore Varischi per avere creduto in me e avermi voluto in occasione dell’importante anniversario».
E ancora: «Un grazie di cuore a Raffaele Garramone, Presidente del Centro Sub Pianeta Mare, che mi ha accolto come un vecchio amico e fatto sentire semplicemente a casa».
Con questo messaggio sincero, Luca Da Prato firma una lettera d’amore al mare e alla comunità subacquea napoletana, dove ogni immersione diventa non solo un’esperienza sportiva, ma un incontro umano, profondo e indimenticabile.