La tragedia si è consumata in pochi istanti a Trecasae, trasformando una normale giornata di lavoro in un dramma. Francesco De Simone, 61 anni, di Pimonte, carpentiere esperto ma impegnato in un cantiere improvvisato, è morto mentre lavorava alla ristrutturazione esterna di una villetta privata in via Capitano Rea 186. Secondo le prime ricostruzioni, una trave in muratura è precipitata dal primo piano dell’immobile, colpendolo mortalmente alla testa. Il decesso è stato immediato, nonostante i tentativi di soccorso.
Le prime indagini sul luogo dell’incidente
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Trecase e il Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, che hanno immediatamente avviato gli accertamenti. Le operazioni si sono concentrate sia sulla dinamica dell’incidente sia sulla regolarità del cantiere.
Le prime informazioni raccolte delineano un quadro definito dagli investigatori come “preoccupante”: l’operaio stava lavorando senza un contratto regolare, e i lavori di ristrutturazione risultano avviati senza le necessarie autorizzazioni comunali.
Sicurezza assente e dispositivi di protezione mancanti
Un altro elemento emerso riguarda la mancanza di misure di sicurezza adeguate. Sul luogo del cantiere, infatti, non sarebbero stati presenti i dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa, né segnalazioni che indicassero un’area di lavoro.
Dalle prime verifiche, sembra che De Simone non indossasse il casco di sicurezza al momento dell’incidente, circostanza che potrebbe aver aggravato le conseguenze dell’impatto con la trave in caduta. Gli inquirenti stanno ora accertando se la responsabilità della sicurezza ricadesse sul proprietario dell’immobile o su eventuali figure di coordinamento tecnico dei lavori.
Il ruolo della Procura di Torre Annunziata
La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo d’inchiesta per chiarire le responsabilità penali connesse all’accaduto. È stato disposto il sequestro della salma per l’esecuzione dell’autopsia, che dovrà confermare le cause esatte del decesso e stabilire se l’impatto sia stato letale sul colpo.
Parallelamente, la Procura ha ordinato il sequestro del cantiere e dell’area circostante, per consentire i rilievi tecnici utili alle indagini. Gli inquirenti stanno verificando la proprietà del fabbricato, la presenza o meno di titoli edilizi e le condizioni lavorative dell’operaio al momento del tragico incidente.
Un dramma che riaccende il tema del lavoro irregolare
La morte di Francesco De Simone getta nuova luce su un problema purtroppo ricorrente: quello del lavoro nero nei cantieri privati. In attesa degli sviluppi giudiziari, resta la tragedia di un uomo che ha perso la vita mentre cercava di guadagnarsi da vivere, in un contesto privo di tutele e controlli. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per stabilire se il cantiere fosse abusivo e se vi siano responsabili omissivi nella gestione della sicurezza e dell’organizzazione dei lavori.