Forza Italia ha ufficialmente approvato la candidatura del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli per la guida della Regione Campania. L’annuncio è arrivato attraverso una dichiarazione del senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale enti locali del partito.
“Nel corso di un incontro con Cirielli, Martusciello e Donzelli, abbiamo affrontato e chiarito tutte le tematiche riguardanti le imminenti elezioni regionali della Campania. Pertanto, alla luce di questo confronto, Forza Italia esprime una valutazione positiva sulla candidatura di Cirielli a presidente della Regione Campania per la coalizione di centrodestra”, ha affermato Gasparri.
Poco prima del comunicato di Gasparri, Edmondo Cirielli aveva diffuso una nota stampa nella quale ha ribadito la propria stima e rispetto per Silvio Berlusconi e sottolineato la massima collaborazione con Fratelli d’Italia.
“Non ho mai parlato male di Silvio Berlusconi, per il quale ho sempre nutrito stima e ammirazione – ha dichiarato Cirielli –. Non vi è mai stata, da parte mia, la volontà di mancare di rispetto a Forza Italia, che considero un alleato imprescindibile della nostra coalizione di governo, tanto più che ricopro l’incarico di viceministro degli Esteri nel governo guidato dal suo leader Antonio Tajani. Mi dispiace se ci siano stati equivoci in tal senso”, ha aggiunto.
Il giorno precedente, il segretario regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, aveva chiesto pubblicamente a Cirielli di scusarsi per gli insulti rivolti a Silvio Berlusconi, riportati nel libro Fratelli di chat.
“Se non si scusa, non si comincia nemmeno la discussione – aveva affermato Martusciello –. Qui in Campania Forza Italia è berlusconiana, e lo sarà sempre”.
Con la successiva nota di Cirielli, i rapporti tra il viceministro e il partito azzurro si sono ricuciti, aprendo la strada all’intesa definitiva.
Il nome di Edmondo Cirielli aveva già ottenuto il sostegno della Lega e di Noi Moderati, completando così l’unità della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni regionali.










