Il Comune di Saviano è ufficialmente commissariato. Con la nomina del Viceprefetto Luigia Sorrentino a commissario prefettizio, disposta dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, si chiude bruscamente l’esperienza amministrativa dell’avvocato Vincenzo Simonelli, eletto sindaco il 7 ottobre 2020. Le dimissioni contestuali di nove consiglieri comunali su sedici hanno determinato la decadenza automatica del Consiglio comunale e del primo cittadino, aprendo una nuova fase di gestione straordinaria dell’Ente fino alle elezioni della prossima primavera.

La decisione del Prefetto

A seguito della crisi politica esplosa il 7 ottobre 2025, il Prefetto di Napoli Michele di Bari ha proceduto con la sospensione del consiglio comunale e la nomina del commissario prefettizio. La scelta è ricaduta sul Viceprefetto Luigia Sorrentino, funzionaria in servizio presso la Prefettura di Napoli, che da ieri ha assunto la provvisoria amministrazione del Comune di Saviano. Contestualmente, è stata avviata la procedura di scioglimento dell’organo consiliare.

La nomina arriva in un momento di particolare instabilità amministrativa: nel giro di una sola settimana, Saviano è diventato il terzo comune dell’area vesuviana a restare senza sindaco, dopo i casi di Ottaviano, con la sfiducia a Biagio Simonetti, e di Somma Vesuviana, con le dimissioni di Salvatore Di Sarno.

La crisi politica e la rottura della maggioranza

Il punto di rottura si è consumato con le dimissioni di tre consiglieri di maggioranza, appartenenti al gruppo Saviano al Centro, che insieme ai sei consiglieri di opposizione hanno deciso di porre fine anticipatamente al mandato di Simonelli. I consiglieri Pietro Coppola, Giuseppe Genovese e Annarita Tafuto, che in origine avevano sostenuto la coalizione formata dal Partito Democratico e dalla lista civica Progetto in Comune, hanno firmato l’atto di dimissioni davanti a un notaio, provocando la decadenza del consiglio.

Uno strappo politico annunciato, che era nell’aria da tempo ma che si è concretizzato solo ora, a pochi mesi dalle elezioni previste per la primavera 2026. Con questo gesto, i nove consiglieri hanno di fatto staccato la spina all’amministrazione Simonelli, interrompendo anticipatamente un mandato che si sarebbe concluso naturalmente con l’election day del prossimo anno.

La reazione di Vincenzo Simonelli

Non si è fatta attendere la reazione dell’ex sindaco Vincenzo Simonelli, che ha affidato a un video pubblicato sulla propria pagina Facebook un duro commento sull’accaduto. «Al chiuso della stanza di un notaio è stato teso un agguato a Saviano, a pochi mesi dalle elezioni. In primavera sarebbe stata la città ad esprimere il proprio legittimo giudizio, invece chi è stato al mio fianco fino a poche ore fa ha ordito una congiura di palazzo solo per soddisfare la propria personale ambizione», ha dichiarato l’avvocato con evidente amarezza.

Nel suo intervento, Simonelli ha accusato gli ex alleati di aver agito «senza coraggio, evitando il confronto pubblico in consiglio comunale». «Perché non sfiduciarmi in consiglio? Forse perché non avrebbero potuto dare una giustificazione? Forse per sottrarsi al confronto?», ha domandato con la voce rotta dall’emozione.

Nonostante la delusione, l’ex sindaco ha annunciato la sua intenzione di ricandidarsi e di tornare a chiedere la fiducia dei cittadini di Saviano, che lo hanno sostenuto con messaggi e telefonate di solidarietà. «Non mi piego», ha ribadito. «Ci rivedremo presto per portare avanti quel rinnovamento che gli altri, per mero calcolo, hanno voluto interrompere. Senza tornare indietro».

Dal mandato al commissariamento

Vincenzo Simonelli aveva assunto la guida del Comune di Saviano nel 2020, dopo aver vinto il ballottaggio ed ereditato un contesto particolarmente delicato. Era stato infatti il successore del compianto Carmine Sommese, medico e sindaco, ricordato per la sua dedizione ai cittadini e scomparso a causa del Covid-19 nel 2020.

Durante il suo mandato, Simonelli aveva tentato di proseguire l’opera di rinnovamento amministrativo e di rilancio civico iniziata negli anni precedenti. Tuttavia, negli ultimi mesi, le tensioni interne alla maggioranza e le divergenze politiche hanno reso sempre più fragile la tenuta dell’amministrazione, fino alla rottura definitiva.

Con la nomina del commissario prefettizio Luigia Sorrentino, Saviano entra ora in una fase di gestione straordinaria che durerà fino alla prossima tornata elettorale. Sarà il commissario a garantire la continuità amministrativa e a traghettare il Comune verso le elezioni di primavera, in attesa che i cittadini tornino ad esprimere la propria volontà alle urne.

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