Il Savoia 1908 ospita il Castrum Favara nella gara valida per la 7° giornata del campionato di Serie D Girone I. Un Giraud bellissimo nella sua livrea nuova accoglie le squadre in un tripudio di vessilli e bandiere biancoscudate.
L’autunno primaverile della costa campana, baciata dagli dèi, mette il suo carico di meraviglia, regalando una giornata assolata tiepida e ventilata, manca solo Caruso che canti O’ sole mio.
I Torresi, che sono secondi in classifica, arrivano a questa gara imbattuti, anche se nelle ultime due hanno pareggiato consecutivamente per 1-1 sia contro il Sambiase che in casa contro la Reggina.
Il Castrum Favara non vive un momento particolarmente brillante avendo raggranellato solo un punto casalingo contro la Gelbison nelle ultime tre gare. L’avvio brillante di stagione, sette punti nelle prime tre, sembra essere un lontano ricordo dimodoché la dirigenza ha cercato di ravvivarlo ad inizio ottobre con l’esonero del mister Infantino, sostituito alla guida tecnica da Nicola Terranova; anche la figura del direttore sportivo è cambiata nel contesto di questo riassetto.
Per questi motivi la gara è uno spartiacque per entrambe le formazioni che, a seconda degli esiti della contesa, capiranno quale è il ruolo che reciteranno in questo torneo: protagoniste oppure comparse prive di ambizioni di vertice.

I bianchi, nonostante le assenze di capitan Schiavi e Umbaca, non rinunciano al doppio trequartista a sostegno della punta Favetta e apparecchiano il consueto 3-4-2-1, dove le fasce sono presidiate da Bitonto e Fiasco, mentre la difesa è guidata dal solito Checa.
Anche i gialloblù agrigentini hanno le loro gatte da pelare in tema di assenze, dovendo rinunciare a due mammasantissima della categoria quali Nacio Varela e Tanasiy Kosovan, entrambi appiedati dal Giudice Sportivo. La formazione di partenza prevede un 3-4-3 con il forzuto Mendes punta centrale, con ai lati i talentuosi Tripicchio e Piazza, il classe 2005 Schembari metronomo di centrocampo e Lo Duca al centro della retroguardia.
La partita inizia con il Savoia che prende immediatamente il comando delle operazioni con un fraseggio stretto ed elegante e non lo lascerà più per tutta la contesa.
I bianchi ragionano cercando la manovra avvolgente e potrebbero passare già all’8° minuto con Ledesma, che, liberato in piena area da una combinazione di prima molto bella, si fa ipnotizzare dall’estremo Lauritano, che sventa miracolosamente la minaccia con una parata d’istinto.
Non passa troppo tempo ed i padroni di casa trovano il meritato vantaggio con Dani Munoz che, pescato al centro dell’area da una pennellata da destra di Meola, schiaccia di testa ad incrociare sul secondo palo e piazza la palla alle spalle del portiere ospite.
Il vantaggio non cambia di molto le carte in tavola con i bianchi a fare la partita ed il Castrum Favara arroccato che cerca ripartenze ad innescare il portoghese Mendes, ma l’azione dei bianchi agrigentini è poco efficace perché i savoiardi stringono molto bene le marcature e recuperano velocemente il possesso della sfera, facendo correre gli avversari da un lato all’altro del fronte d’attacco; si chiude con questo scenario la prima frazione.
Nel secondo tempo ti aspetteresti un ritorno di fiamma dei siciliani, ma il cliché resta invariato e Ledesma & co. continuano a menare il torrone senza troppa difficoltà. Le occasioni per i torresi fioccano: Sellaf timbra una clamorosa traversa recuperando un pallone vagante dal limite, la conclusione del francese spacca il legno e ritorna in campo. Altre palle gol per gli oplontini arrivano da palle inattive, ma la bravura del portiere Lauritano – due volte, su punizione di Ledesma e su tiro da fuori di Reis – e l’imprecisione degli avanti torresi, che di testa spediscono clamorosamente fuori dei cioccolatini scartati dal Torero Ledesma da calcio piazzato, non consentono ai padroni di casa di arrotondare il punteggio, che resta così sull’uno a zero sino al triplice fischio del signor Ismail Sabri di Rovereto. Da segnalare, nei minuti di recupero, un severissimo doppio giallo al difensore savoiardo Forte, reo di avere ritardato la ripresa delle operazioni; correva il minuto 92 ma la gara era già storia.
Il Savoia costruito dal bravo DS Mazzei, seguendo le direttive del presidente Matachione, dosa sapientemente una banda di giovani di belle speranze e un gruppo di over di grande qualità.
I torresi sciorinano un gioco piacevole, di grande eleganza e corrono pochi rischi in difesa, tant’è che, con appena quattro reti al passivo (di cui due su rigore), è la migliore difesa del campionato e approfitta della clamorosa caduta casalinga della Igea Virtus, sconfitta a domicilio dal Sambiase, e si posiziona al comando del Girone I.
Salvatore Curcio









