Afragola, insulti e minacce contro genitori di bimbi disabili: “Non chiediamo privilegi, ma solo rispetto”

Secondo quanto denunciato da La Battaglia di Andrea, storica associazione impegnata nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, l’episodio è avvenuto davanti alla scuola Marconi. Una donna aveva parcheggiato nel posto riservato ai disabili: alla richiesta di liberarlo, avrebbe prima minimizzato, sostenendo che si sarebbe fermata “solo pochi minuti”, poi reagito con aggressività e minacce.

Quando i rappresentanti dell’associazione le hanno fatto presente di aver già avvisato la Polizia Municipale, la donna avrebbe insultato e minacciato la presidente dell’associazione, Asia Maraucci, pronunciando frasi come “sei disabile in testa” e “vi denuncio, vi faccio male”.

“Si sta diffondendo un fenomeno sempre più preoccupante: offese e aggressioni verbali ai genitori di bambini disabili, colpevoli solo di difendere un diritto sacrosanto”, si legge nella nota diffusa dall’associazione.

Maraucci ha commentato con fermezza: “È inaccettabile che nel 2025 ci siano ancora persone che reagiscono con odio verso chi difende diritti fondamentali. Non chiediamo privilegi, ma solo rispetto. I parcheggi dedicati non sono un capriccio, ma una necessità. Difenderli è un dovere di tutti.”

L’episodio è stato segnalato al comandante della Polizia Municipale di Afragola, Antonio Piricelli, e al sindaco, Antonio Pannone, ai quali l’associazione ha chiesto maggiore attenzione e tutela per situazioni simili.

“Non vogliamo scontri – ha aggiunto Maraucci – ma rispetto e civiltà. È necessario che le istituzioni facciano sentire la loro presenza e garantiscano il rispetto dei diritti delle persone con disabilità”.

L’associazione ha sottolineato come episodi di questo tipo siano in aumento, con genitori e caregiver spesso costretti ad affrontare insulti e atteggiamenti aggressivi quando rivendicano spazi riservati. Una dinamica che mette in luce un problema culturale profondo, fatto di scarsa sensibilità e rispetto, che non può essere ignorato.

Sarah Riera

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