Prosegue senza soluzione la paralisi del traffico ferroviario sulla linea storica Napoli-Salerno, dove da oltre un mese la tratta tra Santa Maria la Bruna e Torre Annunziata Città è interrotta a causa di un edificio pericolante situato a ridosso dei binari.
Dal 9 settembre, pendolari, studenti e lavoratori sono costretti a fare i conti con deviazioni, ritardi e disservizi, in un contesto di crescente esasperazione. La causa dei disagi è un immobile privato dichiarato a rischio crollo, che rende impossibile la ripresa della circolazione ferroviaria in condizioni di sicurezza.
Nonostante le segnalazioni e denunce di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e le ordinanze emesse dal Comune di Torre Annunziata, la situazione resta immutata.
Ai proprietari dell’edificio è stato imposto di provvedere alla messa in sicurezza, ma – secondo quanto riferito da RFI – nessun intervento è stato ancora effettuato.
Di fronte all’inerzia dei privati, RFI ha presentato denuncia alla Polfer per interruzione di pubblico servizio e omissione degli interventi necessari, ribadendo di aver adottato tutte le misure possibili per ripristinare la circolazione ferroviaria.
L’interruzione della linea ha generato forti disagi per centinaia di viaggiatori, costretti ogni giorno a servizi sostitutivi e lunghi tempi di percorrenza.
I comitati dei pendolari hanno espresso forte indignazione, chiedendo risposte immediate alle istituzioni e un intervento risolutivo per riaprire il tratto ferroviario in tempi brevi.
Per oggi è stato convocato un vertice in Regione Campania con l’obiettivo di sbloccare l’emergenza e definire un piano di intervento condiviso tra enti locali, RFI e proprietari degli immobili coinvolti.
L’obiettivo è garantire la sicurezza dell’area e riattivare la linea ferroviaria quanto prima, ponendo fine a un blocco che sta avendo ripercussioni pesanti sulla mobilità dell’intera area vesuviana.










