Una città unita per dire no al racket e all’usura. È questo il messaggio al centro della “Giornata della Legalità”, in programma mercoledì 15 ottobre a Pomigliano d’Arco, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele Russo.
L’iniziativa vedrà la partecipazione di istituzioni, scuole, forze dell’ordine, associazioni e cittadini in due momenti distinti, ma uniti dallo stesso obiettivo: promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole come base della convivenza civile e del riscatto sociale.
Il primo appuntamento è fissato per le ore 10 allo stadio comunale “Ugo Gobbato”, dove si terrà la prima edizione della “Partita della Legalità”.
In campo scenderanno studenti, docenti, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’amministrazione comunale e della Polisportiva, per una sfida simbolica che vuole trasmettere ai più giovani i valori del rispetto, dell’impegno civico e della solidarietà. Durante l’evento saranno ricordate le vittime della camorra e omaggiati i protagonisti della lotta alla criminalità organizzata, in un momento di riflessione e memoria collettiva.
La seconda parte della giornata si svolgerà alle ore 18, con l’inaugurazione della sede FAI-Antiracket di Pomigliano d’Arco presso la sede del Giudice di Pace.
L’iniziativa rappresenta un passo importante nella rete di sostegno alle vittime di estorsione e usura, offrendo un presidio territoriale per promuovere la denuncia e la legalità economica. A concludere i lavori sarà il dottor Luigi Ferrucci, presidente nazionale della FAI, che interverrà per sottolineare l’importanza della collaborazione tra istituzioni e società civile nella lotta alla criminalità economica.
“La Giornata della Legalità del 15 ottobre – spiegano dal Comune di Pomigliano – sarà un’occasione di forte coesione civica e istituzionale. Due momenti diversi ma legati dallo stesso obiettivo: riaffermare il valore della legalità come fondamento della democrazia e della giustizia sociale, in una città che continua a promuovere la cultura della denuncia, della memoria e del rispetto reciproco”.










