Il giorno del matrimonio, tra sorrisi e abiti eleganti, il giorno più bello baciato da una giornata di sole, sembrava destinato a scorrere senza intoppi con sullo sfondo il Santuario di Pompei. Ma mentre la sposa attendeva emozionata nell’auto scintillante e il fotografo cercava l’inquadratura perfetta, la routine della festa è stata bruscamente interrotta da un controllo della Polizia.
Gli agenti del Commissariato di Pompei, durante un controllo di routine, hanno notato subito che qualcosa non andava. L’auto, noleggiata per il giorno della cerimonia, presentava assicurazione scaduta e mancanza della carta di circolazione, oltre a risultare utilizzata per fini di noleggio pur essendo immatricolata per uso privato. Le verifiche hanno rivelato che si trattava di un sub-noleggio, con il veicolo affidato a terzi per 750 euro solo per le poche ore necessarie alla celebrazione.
Il sequestro dell’auto ha sorpreso sposi e invitati. Nonostante l’incredulità e lo stupore, la Polizia ha gestito la situazione con discrezione, spiegando agli sposi che la legge non ammette eccezioni, nemmeno nei giorni di festa. La coppia, con uno spirito sorprendentemente disteso, ha accolto la vicenda con un sorriso amaro e ha perfino invitato gli agenti al ricevimento, trasformando un momento imbarazzante in un gesto di gentilezza che ha strappato più di un sorriso. Ovviamente gli agenti hanno continuato il proprio servizio ringraziando per l’invito.
La cerimonia ha subito qualche ritardo, ma è proseguita regolarmente, trasformando un giorno ordinario in una storia fuori dal comune. Quel matrimonio a Pompei resterà negli album dei ricordi non solo per l’unione degli sposi, ma anche per quel colpo di scena inaspettato, che ha mescolato la gioia della festa con una breve incursione della cronaca nella scena nuziale.










