Quando la lava si fermò davanti alla fede: il miracolo che fece nascere la festa della Madonna della Neve

Nel ricordo del 22 ottobre 1822, Torre Annunziata rivive il prodigio che la salvò dalla lava del Vesuvio. Tra processioni, devozione e profumi di festa, la città rinnova il suo voto d’amore alla Vergine bruna, custode di un legame che attraversa i secoli

Era il22 ottobre 1822, la lava dello Sterminator Vesevo, scendeva lenta ma inesorabilmente verso Torre Annunziata, a quel tempo, nel terrore che s’era impadronito dei torresi, un nutrito gruppo di pescatori si recò presso la Chiesa dell’Annunziata e lì, forzando il buon Don Rocco Baly, presero la sacra icona della Vergine bruna col Bambino e la portarono in processione verso il confine della città.

La folla intimorita ma non rassegnata, pregava con fede insistentemente, quando giunsero davanti al cimitero della città e lì avvenne ciò di cui narriamo. Un militare, sguainò la sua spada d’ordinanza e rivolto alla Madonna della Neve, la sfidò con la fede e la speranza di chi sa di poter ottenere qualcosa di inverosimile… Se sei vera Vergine Santa, ferma questa lava.

E la lava si fermò lasciando tutti i presenti in preda ad un pianto liberatore, dopo qualche tempo l’allora giunta comunale dichiarò con apposita documentazione che il 22 ottobre diventasse festa in perpetuo.

Questo è in minimis, la storia di quel giorno fatidico e da allora questo giorno è il giorno della festa, qui ritornano i tanti figli che hanno lasciato questa terra per festeggiare con i loro cari e passeggiare nella calca, tipica di questa giornata.

Torre Annunziata, il giorno della Madonna della Neve: la città si raccoglie attorno alla sua patrona

Ora è il momento della visita serale alla Madonna e ognuno s’imbarca in questa passeggiata, calcando le strade ormai contornate da bellissime bancarelle che offrono ogni ben di Dio. Gli aromi, gli odori dei tanti commercianti offrono le mille e mille tentazioni culinarie e i numerosi venditori che ammaliano i più piccini, che piangendo, vorrebbero comprare ogni cosa. E’ tempo di gioia, pulita e sincera, la Santa Messa in Basilica officiata dal Cardinale Domenico Battaglia ha pronunciato parole che illuminano le anime, un grande grazie particolarmente a lui che ha dato l’imprinting della bellezza e della sacralità.

E vedere i tantissimi nelle nostre strade, ecco stamattina all’improvviso mi ha fermato una cara amica emigrata ad Arezzo, col figlio nato in Toscana ma che vorrebbe vivere in questa terra… quale emozione. Poi penso ai tanti problemi che affliggono questa città, ma pensando al grande amore che essa dona ai suoi figli, forse un giorno saprà vincere la gara contro la lava del tempo.

Un grande ringraziamento rivolgo da parte mia alla Misericordia di Torre Annunziata, gente forte e dotata del vero spirito nell’offrire la loro presenza alla cittadinanza che soffre, non cito i nomi ma sono anime meravigliose.
E mò bona serata.

Ernesto Limito

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