In un tempo in cui la politica è spesso accusata di essere distante dalla vita reale delle persone, c’è chi, nel suo piccolo, prova a fare la differenza. È il caso del Sindaco di Sant’Antonio Abate (NA), Ilaria Abagnale, che ha scelto di finanziare con fondi privati visite senologiche per le donne del suo Comune, selezionate in base all’ordine di prenotazione e, soprattutto, alla difficoltà economica. Un gesto importante nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, che ha raggiunto immediatamente il sold-out.

“Prevenire è vivere”: questo lo slogan scelto dalla compagine Abagnale per sensibilizzare al tema
L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’Open Day della prevenzione in programma venerdì 24 ottobre 2025 presso il Centro Medico Abatese in via Casa Varone, a Sant’Antonio Abate, struttura sanitaria già impegnata in attività di screening e medicina territoriale. Le visite, che includono un’ecografia al seno e il rilascio immediato del referto, saranno eseguite dal dott. Massimo Rinaldo, senologo di rilievo nazionale che ha operato presso l’Istituto Europeo di Oncologia, uno dei più autorevoli centri per la cura dei tumori in Europa.
“Non tutte le donne riescono a mettersi al primo posto, spesso rinunciano a controllarsi per far quadrare tutto il resto: la casa, il lavoro, la famiglia. Ma il corpo non aspetta, e il tempo è prezioso. Ho voluto dare un piccolo contributo per dire che la prevenzione è un diritto, e che anche chi amministra può e deve fare la sua parte”, ha dichiarato il Sindaco Abagnale.
Un impegno che parte da lontano
L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso che l’Amministrazione comunale ha promosso in occasione del mese rosa. Il 10 ottobre scorso, infatti, si è tenuto presso la Sala Consiliare di Sant’Antonio Abate un convegno informativo sulla prevenzione del tumore al seno, con una platea composta anche da giovani studenti e studentesse coinvolti in un dialogo diretto con i professionisti.

All’incontro hanno preso parte la dott.ssa Barbara Russo, senologa, affiancata dalla dott.ssa Iolanda Bari, psicologa e psicoterapeuta, dalla biologa nutrizionista dott.ssa Imma Garofalo, e dalla dott.ssa Antonella Morrone, socia fondatrice dell’associazione “Noi donne… soprattutto”, le quali hanno spiegato quanto un’abitudine culturale si costruisca nel tempo, a partire da chi ha gli strumenti per parlarne con chiarezza e competenza. Due, invece, le testimonianze dirette di donne che, grazie all’autopalpazione, sono riuscite a scoprire in tempo il tumore, salvandosi la vita.
“La parte informativa è fondamentale – ha commentato il Sindaco – ma la conoscenza deve camminare insieme alla possibilità concreta di agire. Per questo, dopo quel convegno, ho sentito che dovevamo anche offrire uno strumento reale, una visita, un’occasione. Ecco perché oggi nasce quest’altra iniziativa.”
Il tumore al seno rappresenta la forma di cancro più diffusa tra le donne
Il tumore al seno, secondo gli ultimi dati dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), rappresenta la forma di cancro più diffusa tra le donne in Italia, con oltre 56.000 nuovi casi ogni anno. Nonostante ciò, la prevenzione resta ancora una pratica troppo spesso rimandata, specie da chi vive situazioni di fragilità economica o culturale.
“Credo che un Sindaco debba essere prima di tutto un cittadino che si prende cura degli altri. Se possiamo aiutare anche solo una donna a prevenire, se possiamo contribuire a una diagnosi fatta in tempo, allora questo mese avrà avuto senso”, ha dichiarato ancora Abagnale.

In un momento in cui la parola “cura” assume tanti significati, Sant’Antonio Abate risponde con un piccolo grande atto di responsabilità, di prossimità e di amore per la propria comunità che, si spera, sia solo l’inizio di una maggiore attenzione, individuale e collettiva, verso la salute femminile.
Sofia Comentale










