Mentre l’amministrazione comunale parla di impegno e lavori in corso, la realtà delle scuole di Scafati racconta un quadro molto diverso. I dati ufficiali forniti dal settore lavori pubblici rivelano che, a fronte di un milione di euro annunciato in pompa magna per la manutenzione degli edifici scolastici, sono stati spesi appena 70 mila euro.
“Questo dato – sottolinea Michele Grimaldi, consigliere comunale del Pd – dimostra un doppio problema: da un lato, la mancanza di risorse realmente stanziate; dall’altro, la scarsa capacità di spenderle in tempo utile. È grave che si parli di investimenti straordinari quando, in realtà, si procede a piccoli rattoppi”.
A peggiorare la situazione, la tempistica: la gara d’appalto è partita solo a luglio, in piena estate, con i lavori iniziati a fine agosto, a ridosso della riapertura delle scuole. “È una scelta incomprensibile – aggiunge Francesco Velardo, collega di Grimaldi in consiglio comunale a Scafati -. Se l’Ente avesse pianificato prima, i lavori sarebbero stati completati in modo ordinato e senza disagi. Ma ormai questo è il metodo di un sindaco che preferisce gli annunci alle soluzioni”.
Secondo Grimaldi e Velardo, il quadro che emerge dal documento ufficiale è preoccupante. “Le criticità segnalate dagli uffici sono enormi – spiegano -–: infiltrazioni, impianti elettrici vecchi, intonaci pericolanti. Il sindaco può davvero rassicurare le famiglie sulla piena sicurezza dei plessi scolastici?”.
E non si tratta solo di manutenzione. “Il Comune di Scafati ignora completamente problemi strutturali come il sovraffollamento delle classi, la mancanza di palestre, l’assenza di trasporto scolastico, mense e doposcuola. Non c’è una visione complessiva, non c’è un progetto educativo o urbanistico per le scuole di Scafati”, afferma Grimaldi.
I consiglieri comunali ricordano anche che il gruppo Pd aveva presentato mesi fa una proposta in consiglio comunale per affrontare in modo serio e programmato la questione delle scuole, ma che il sindaco l’ha bocciata preferendo la propaganda ai fatti.
“Attualmente, a lavori iniziati in ritardo e con fondi minimi realmente spesi, i problemi restano tutti sul tavolo – conclude Velardo -. Servono programmazione, trasparenza e investimenti veri. Soprattutto, serve rispetto per studenti, docenti e famiglie che ogni giorno vivono in edifici che non meritano questa trascuratezza”.










