Si è svolto venerdì 24 ottobre 2025, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Matilde Serao” di Volla, il convegno “Legalità e periferie: sguardi di comunità per prevenzione e sicurezza”, promosso dalla Pro Loco Volla Mia. Un appuntamento che, pur nascendo in vista delle prossime elezioni regionali, si è trasformato in un vero momento di riflessione collettiva sui temi della legalità, della prevenzione e della sicurezza nelle aree più fragili del territorio napoletano.
L’incontro è stato aperto dai saluti di Lino Donato, consigliere comunale di Volla, che ha sottolineato la necessità di fare rete tra istituzioni, associazioni e cittadini per contrastare il degrado e la criminalità diffusa nelle periferie. Subito dopo, per altri impegni istituzionali, è intervenuto l’onorevole Alessandro Battilocchio, presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Il parlamentare ha portato la sua esperienza diretta nel lavoro a favore delle aree più difficili del Paese, soffermandosi in particolare sul cosiddetto “modello Caivano”, ovvero sulle iniziative messe in campo dallo Stato per restituire ai cittadini dignità e fiducia nelle istituzioni, contrastando allo stesso tempo la malavita e l’abbandono sociale.
Il dibattito è stato moderato dal giornalista pubblicista Gigi Buoninconti e dall’ingegnere Giuseppe Della Mura, che hanno introdotto gli ospiti e guidato gli interventi, favorendo un confronto intenso e partecipato.
Tra i relatori, la professoressa Paola Gargiulo, docente ed esperta di inclusione, ha offerto una riflessione profonda sul ruolo educativo della scuola e sulla necessità di rendere la legalità un valore vissuto, non imposto.
L’avvocato Vincenzo Zurlo ha posto l’accento sulla responsabilità individuale come premessa della giustizia sociale, mentre la dottoressa Francesca Panariello, psicoterapeuta dell’ASL di Salerno, ha analizzato l’impatto psicologico della violenza giovanile e l’importanza di costruire percorsi di inclusione e di prevenzione già a partire dalle famiglie.
Un momento particolarmente intenso è stato quello dell’intervento di Simona Capone, giovanissima fidanzata di Santo Romano, il ragazzo di 19 anni, portiere dell’ASD Micri di Pomigliano d’Arco e residente a Volla, ucciso nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 a San Sebastiano al Vesuvio mentre interveniva, per provare a sedare gli animi, nel corso di una lite scaturita per una banale scarpa sporcata.
Simona Capone, autrice del libro “Santo Romano – la notte in cui Napoli rimase in silenzio” ha raccontato la sua esperienza e il dolore di una perdita che ha scosso un’intera comunità. Il caso di Romano, che aveva commosso l’opinione pubblica e portato all’arresto di un diciassettenne reo confesso, è tornato così al centro della riflessione come simbolo delle ferite aperte che attraversano le periferie e dell’urgenza di una risposta concreta da parte dello Stato.
Tra gli invitati figurava anche il magistrato Catello Maresca, che tuttavia non ha potuto partecipare per un improvviso imprevisto familiare. Il suo messaggio è comunque arrivato ai presenti attraverso un vocale, inviato al consigliere regionale Franco Cascone, e trasmesso in sala, nel quale ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia nella lotta alla criminalità e di mantenere alta la fiducia nelle istituzioni.
La conclusione dell’incontro è stata affidata proprio a Franco Cascone, consigliere regionale uscente e candidato per Forza Italia, che ha raccolto le riflessioni emerse nel corso del dibattito. Nel suo intervento finale ha parlato di legalità e libertà come due parole e due concetti strettamente connessi, che devono tradursi in azioni concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono nelle zone più esposte al disagio e alla criminalità. Cascone ha ribadito che legalità non significa solo repressione, ma anche opportunità, servizi e presenza delle istituzioni nei luoghi dove troppo spesso regna l’abbandono.
Il convegno, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, amministratori locali, presente anche il sindaco Giuliano Di Costanzo, e rappresentanti del mondo associativo, si è chiuso in un clima di forte partecipazione e con l’impegno condiviso di trasformare la riflessione in un percorso di azione concreta. Non un appuntamento elettorale, ma un laboratorio di idee e di esperienze che ha restituito dignità al confronto pubblico e rimesso al centro il binomio legalità-libertà, cardine di ogni autentica democrazia.
Pasquale Cirillo










