Il Savoia ritrova il sorriso: all’ultimo respiro Meola stende la Vibonese

Una sfida tesa e spettacolare al “Giraud”: il Savoia batte 1-0 la Vibonese e tiene il passo della Nova Igea Virtus vittoriosa 3-2 contro la Nissa. I bianchi oplontini sprecano e soffrono, poi al 92’ Meola sigla il gol decisivo che piega la Vibonese

Incroci Pericolosi è il titolo del film in onda per la 9° giornata del campionato di Serie D girone I. Negli stadi di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si affrontano la Nuova Igea e la Nissa, di Torre Annunziata, dove sono di scena il Savoia 1908 e la Vibonese, e di Palermo, dove giocheranno Sambiase ed Athletic Club Palermo, il fato, cinico e baro, si è divertito ad intessere la sua tela incrociando in tre gare ad alta tensione i destini delle prime sei in classifica separate da appena da due punti.

Da calendario sarebbe autunno inoltrato ma la meteorologia di queste latitudini spesso si diverte a confondere le idee ed apparecchia una giornata che esibisce i colori e gli umori della primavera più dolce.

Le scorie delle ultime sconfitte

I campani sono reduci da due KO consecutivi, per quanto immeritati, contro la Nissa ed in coppa contro il Fasano. Scorie pesanti sono quelle che hanno lasciato le sconfitte a causa degli errori sesquipedali commessi dalle inadeguate terne arbitrali che ne hanno combinato una più di Bertoldo, prima annullando la rete del pareggio a Caltanissetta per un fuorigioco inesistente, e poi regalando un rigore di pura fantasia al Fasano, appena dopo averne negato uno ciclopico ai torresi.

Le scelte di mister Catalano e mister Esposito

Mister Raimondo Catalano è orfano di Fiasco, appiedato dal Giudice sportivo per ben quattro gare, e si dispone con la consueta difesa a tre, linea mediana con Pisacane e Ledesma che prendono la direzione d’orchestra, capitan Schiavi incursore di destra e Carlini sul lato opposto. In avanti Favetta viene assistito da Umbaca e Munoz.

Sul versante opposto la giovane formazione vibonese diretta da mister Raffaele Esposito, ex Casertana e Paganese, deve fare a meno del forte attaccante Castillo, anche lui ai box per squalifica, e si dispone con un accorto 3-5-2. Difesa e centrocampo affidati rispettivamente a Marafini e Bucolo, in avanti il puntero spagnolo Musy porta il peso dell’attacco mentre il velocissimo Livingston sta largo a destra per prendere alle spalle la difesa dei bianchi.

Il dominio sterile dei bianchi: occasioni sprecate e parate decisive

Il Savoia è partito prendendo subito il comando delle operazioni, ma la Vibonese è squadra organizzata e bene allenata per cui ha chiuso con intelligenza ogni varco in tre modi. Prima ingabbiando il play Ledesma, poi estinguendo gli spazi tra le linee, e terzo, ripartendo in maniera ficcante con palla al centravanti Musy che, con l’appoggio di Livingston, ha tenuto in costanti ambasce la difesa di casa.

Per tutto il primo tempo i bianchi hanno cozzato contro il coordinato muro degli ospiti e, pur avendo due nitide palle gol, non hanno dato mai la sensazione di gestire la gara al solito modo. Verso il ventesimo minuto Ledesma, sfruttando una palla crossata dalla destra, è saltato in terzo tempo schiacciando di testa verso la porta ma ha messo incredibilmente a lato; poi Favetta, sempre su imbeccata dalla destra, ha lasciato scorrere la palla ma giunto a 10 metri dalla porta ha sparacchiato alta la palla d’oro.

Sul versante opposto una conclusione alta di Musy su bella palla crossata da Bonotto ed un missile terra aria di Bucolo dai 25 metri stornato splendidamente in angolo dal giovane De Lorenzo.

La ripresa e il predominio territoriale

Nella ripresa il Savoia ha continuato nel suo predominio territoriale, mentre la Vibonese, in evidente calo fisico, non ha saputo essere ficcante nelle ripartenze.
Gli innesti di Sellaf e Reis, al posto di Pisacane e Favetta, hanno dato maggiore qualità e profondità alla manovra dei bianchi, mentre tra i calabresi la flessione di Livingston ha inaridito la vena offensiva dei rossoblù.
I bianchi hanno avuto altre due nitide palle per il vantaggio: il colpo di testa di Cadili su punizione di Ledesma e il rasoterra di Munoz sventato dal portierino (classe 2007).

Il gol decisivo di Meola

Sembrava una gara ormai indirizzata verso il risultato ad occhiali, ma il Savoia, sospinto incessantemente dal proprio pubblico, ci ha creduto sino alla fine.
Al minuto 92, dopo un batti e ribatti al limite dell’area calabrese, Sellaf con un tacco volante ha liberato al cross Cadili: la rasoiata di quest’ultimo ha attraversato la porta per essere poi raccolta in estirada da Meola e girata imparabilmente in rete.

Il triplice fischio e l’applauso finale

Troppo poco il tempo a disposizione dei vibonesi per cercare un estremo recupero del pari e la gara, una di quelle “sporche” giocate sul filo dell’equilibrio, si è risolta in favore dei padroni di casa che hanno raccolto il meritato plauso dei propri beniamini per il bianchi alé finale.

Salvatore Curcio

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano