Promosso da Vincenzo Garofalo, Paola Marzullo e Domenico Todisco è un progetto che nasce dall’esigenza di riportare al centro del dibattito cittadino la partecipazione attiva, la competenza e il desiderio condiviso di costruire una Pompei più vivibile, dinamica e moderna.
Questo gruppo è libero e indipendente: non si colloca contro alcuno, ma accanto a chi vuole impegnarsi con sincerità per il futuro di Pompei. L’obiettivo è favorire il dialogo e il contributo di tutti – cittadini, associazioni, professionisti e imprese – nella costruzione di un programma concreto e condiviso che guardi allo sviluppo economico, sociale e urbano della città.
«Non nasciamo contro nessuno,» afferma Vincenzo Garofalo, «ma per Pompei. Riteniamo che la città abbia bisogno del contributo di tutti, a patto che si lavori su un programma chiaro, serio e orientato al bene comune. Il nostro gruppo non intende mettere avanti personalismi né raccontarsi bugie: assistiamo attoniti a lotte per mera occupazione del potere, di volti che in ogni stagione smentiscono se stessi passando da maggioranza a opposizione e viceversa con disinvoltura, chiedendo cambiamento e politiche diverse, dimenticandosi di aver amministrato fino all’altro giorno o di amministrare ancora.
I tempi dei finti oppositori e degli oppositori “alla bisogna” sono, a nostro avviso, finiti. Ma questo non è il momento della polemica e non sarà nostra intenzione farne in futuro: è però opportuno chiarire e chiarirsi per cominciare con il piede giusto. La nostra città ha bisogno di un periodo di pacificazione strategica, capace di aprire un nuovo ciclo di sviluppo e di rinascita, restituendo a ogni Pompeiano il ruolo di artefice e protagonista del futuro della nostra comunità. È il momento di ricominciare, con serietà, competenza e coraggio».
Il nome “Pompei oltre le Mura” racchiude il senso e la visione del gruppo: superare i confini, reali e simbolici, che da troppo tempo limitano il potenziale della città. Andare oltre significa liberare energie, talenti e idee, mettendo insieme imprenditori, giovani, professionisti e associazioni in un progetto comune. Pompei non è solo gli Scavi, ma una comunità viva, che deve ritrovare la propria centralità, valorizzando la città nuova e le sue potenzialità.
Un simbolo semplice ma evocativo, che richiama la necessità di guardare oltre i confini fisici, politici e culturali della città per liberarne le potenzialità.
«Da troppo tempo ascoltiamo slogan che descrivono Pompei come una “Città turistica” senza interrogarsi su cosa significhi davvero essere una città», dichiara Paola Marzullo. «Essere città vuol dire garantire servizi, dignità e partecipazione ai cittadini, non solo accogliere visitatori. Oggi Pompei deve ritrovare il senso dell’appartenenza e della fiducia tra cittadini e istituzioni, perché solo così potrà essere una comunità viva e coesa, dal centro alle periferie.
Serve una visione unitaria di sviluppo urbano che valorizzi ogni quartiere e coinvolga concretamente chi vive e lavora sul territorio. Solo unendo le energie migliori potremo restituire alla nostra città il ruolo e la dignità che merita».
Il gruppo pone al centro del proprio impegno la persona e la dimensione sociale, con l’obiettivo di costruire una Pompei più giusta, solidale e inclusiva.
«Pompei è una città dal cuore grande, ma oggi deve tornare a prendersi cura delle persone», sottolinea Domenico Todisco. «È il momento di ricostruire legami, di ascoltare chi è rimasto indietro, di dare voce a chi non ne ha. Vogliamo una comunità solidale, che rimetta al centro il valore della dignità e della prossimità. Servono attenzione, ascolto e azioni concrete per chi vive difficoltà quotidiane. Solo così Pompei potrà ritrovare il suo volto più autentico: quello dell’umanità e del rispetto».
Pompei ha bisogno di ridare centralità a una pubblica amministrazione trasparente, snella e accessibile, un vero palazzo di vetro dove contino merito e competenza. “Con la recente santificazione di Bartolo Longo – aggiungono dal nascente soggetto politico – dobbiamo farci trovare pronti nell’accoglienza turistica, accoglienti e inclusivi come la nostra storia insegna. Solo una programmazione seria e condivisa potrà far crescere Pompei, se sapremo remare tutti nella stessa direzione”.
Il gruppo avrà la propria sede presso i locali dell’Hotel Amitrano, dove – grazie alla disponibilità della struttura – sarà possibile incontrare tutti coloro che vorranno conoscere da vicino il progetto e contribuire alla sua crescita. Da qui prenderà avvio un ciclo di incontri pubblici finalizzati alla stesura partecipata del manifesto programmatico di “Pompei oltre le Mura”.
“Il gruppo Pompei oltre le Mura – concludono i promotori – si propone come spazio aperto di confronto e di idee, libero da schemi ideologici e da appartenenze precostituite, con l’unico obiettivo di restituire alla città una prospettiva chiara, concreta e condivisa. Crediamo nel valore del dialogo e del confronto, purché fondato sulla lealtà, sulla chiarezza e sull’assenza di interessi personali.
La politica, per essere autentica, deve tornare ad essere servizio, non ricerca di posizioni o di “posticini” a Palazzo De Fusco. La nostra visione è alta ed altra, perché guarda oltre l’immediato, oltre i confini, oltre le mura”.










