L’operazione è stata condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli, nell’ambito delle attività di contrasto ai traffici illeciti e di controllo economico del territorio.
Durante il blitz, a Lettere, le Fiamme Gialle hanno scoperto un imponente quantitativo di sostanza stupefacente: 142 chili di infiorescenze di cannabis già pronte per il confezionamento e la vendita, 5.750 piante in fase di essicazione e altre 390 piante in avanzato stato di vegetazione e maturazione, per un peso complessivo superiore a 1.000 chili.
Il capannone trasformato in laboratorio
La scoperta è avvenuta in una zona isolata del comune dei Monti Lattari, dove i finanzieri hanno individuato un capannone su due livelli interamente convertito in una fabbrica della droga.
L’interno era dotato di una rete di fili di ferro al soffitto, essiccatoi e macchinari di separazione, mentre le piante in vegetazione erano disposte tra fili di nylon che ne sostenevano la crescita. Il tutto era alimentato da un impianto di irrigazione rudimentale, costruito artigianalmente per mantenere costante l’umidità necessaria alla coltivazione.
Il materiale pronto per la vendita
Secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, la produzione era già destinata al consumo personale e allo spaccio, poiché il prodotto finito mostrava le infiorescenze separate dalla parte legnosa, pronte per essere confezionate in dosi.
Il responsabile dell’impianto, risultato affittuario del capannone e del terreno circostante, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
Un’operazione nel cuore dei Monti Lattari
L’intervento della Guardia di finanza di Castellammare di Stabia si inserisce nel più ampio dispositivo di controllo dei Monti Lattari, area da tempo monitorata per la presenza di coltivazioni illegali di cannabis. L’operazione ha permesso di smantellare una coltivazione altamente organizzata, capace di produrre centinaia di chilogrammi di stupefacente in pochi mesi, destinati presumibilmente ai canali del traffico illecito nel napoletano e nella penisola sorrentina.










