È stato inaugurato ieri, domenica 26 ottobre, nel cimitero di Torre del Greco, il monumento dedicato ai trenta concittadini morti nella tragedia ferroviaria di Balvano, avvenuta il 3 marzo 1944, una delle più gravi della storia italiana.
Sul monumento, realizzato a forma di binario, campeggia la scritta:
“In memoria dei nostri concittadini defunti nel tragico disastro ferroviario avvenuto in Balvano il 3 marzo 1944”.
L’opera è stata collocata in una zona di passaggio, accanto alle scale che conducono alla chiesa madre del cimitero.
“Un luogo simbolico – ha spiegato il sindaco Luigi Mennella – dove il ricordo di questa tragedia possa restare vivo nella memoria di Torre del Greco, a testimonianza del sacrificio di tante persone che su quel treno cercavano un futuro migliore”.
La tragedia di Balvano
Il disastro avvenne nella galleria Delle Armi, tra Balvano e Ricigliano (Potenza). Un treno merci, carico di passeggeri saliti di nascosto, si fermò all’interno del tunnel a causa del peso e della pendenza.
I tentativi di ripartenza provocarono la fuoriuscita di gas di scarico tossici, che causarono la morte di oltre 500 persone (517 secondo i dati ufficiali, ma alcune testimonianze parlano di quasi 600).
Tra le vittime, 30 erano cittadini di Torre del Greco, i cui nomi sono incisi e ricordati nel monumento.
La cerimonia
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato:
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il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella; 
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il sindaco di Balvano, Ezio Di Carlo, e il vicesindaco Michele Polese; 
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la vicepresidente del Consiglio regionale, Loredana Raia; 
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il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Frulio; 
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il consigliere delegato al cimitero, Antonio D’Ambrosio; 
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rappresentanti delle forze dell’ordine e familiari delle vittime. 
La benedizione è stata impartita dal cappellano del cimitero, don Ciro Scognamiglio.
Il monumento poggia su una struttura in ferro donata dai fratelli Versante di via Fontana.
“Come amministrazione – ha aggiunto D’Ambrosio – abbiamo accolto con sensibilità la richiesta di ricordare queste vittime. Durante la processione del 2 novembre ci fermeremo davanti al monumento per un momento di preghiera”.
 
			










