Cinque mesi di lavori, annunci e rinvii. Ma quando finalmente la linea Nola–Baiano della Circumvesuviana è tornata in funzione, per i pendolari è arrivata la beffa: la prima corsa è stata soppressa per un guasto tecnico.
Il treno 80714 delle 7.15 da Baiano per Volla, quello che avrebbe dovuto segnare il “ritorno alla normalità”, non è mai partito. A fermarsi è stato un MetroStar, uno dei convogli più moderni della flotta Eav, non uno dei vecchi treni ultracinquantenari ancora in servizio. A terra sono rimasti studenti e lavoratori, costretti ancora una volta a ricorrere ai bus sostitutivi o a passaggi di fortuna per raggiungere scuola o lavoro.
Sulla tratta Volla–Baiano le corse sono previste ogni sessanta minuti, e chi perde un treno o si trova davanti a una soppressione deve attendere un’ora per quello successivo. Una situazione che ha fatto esplodere la rabbia dei comitati dei pendolari.
«Cinque mesi per riaprire la linea e il primo treno non parte. È l’ennesima dimostrazione dell’incapacità gestionale di questa dirigenza», si legge in una nota congiunta dei Comitati dei pendolari vesuviani, che denunciano anche «informazioni contraddittorie» diffuse dall’azienda: sui monitor di stazione la corsa era data in ritardo, mentre sui canali social Eav ne comunicava la soppressione.
Le polemiche non si fermano al guasto di giornata. Da settimane i sindacati, in particolare Orsa Trasporti, denunciano la carenza cronica di treni e la decisione di prolungare l’orario estivo ben oltre la fine delle vacanze.
«Oggi in Italia è il 26 ottobre, ma in Eav è ancora l’87 agosto», ha ironizzato il sindacato in un comunicato, ricordando che l’orario invernale – che prevede più corse per studenti e lavoratori – è entrato in vigore con quasi due mesi di ritardo rispetto alla riapertura delle scuole.
La riapertura, inoltre, è solo parziale: i treni si fermano a Volla, senza raggiungere Napoli, a causa dei lavori per la nuova stazione del Centro Direzionale, gestiti dal Comune, che andranno avanti ancora per un paio d’anni. Da lì, il collegamento con il capoluogo resta affidato ai bus sostitutivi, con tempi di percorrenza che scoraggiano anche i più pazienti.
Un pendolare ha scritto sui social: «Il primo treno parte da Baiano alle 7.15 e arriva a Volla alle 8.01, poi si prosegue in autobus fino a Porta Nolana alle 9.00. A chi può servire un servizio del genere?»
Le soppressioni, i guasti e la riduzione delle corse raccontano di un’azienda in gravi difficoltà operative. Nonostante l’accordo raggiunto con i lavoratori delle officine abbia velocizzato le riparazioni, il materiale rotabile insufficiente resta il principale problema.
Attualmente le corse giornaliere sono appena 226, il numero più basso nella storia della Circumvesuviana. Intanto la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Eav continua a crollare.
«Senza treni, senza infrastrutture e ormai anche senza viaggiatori, avete distrutto la ferrovia», denunciano i comitati dei pendolari, chiedendo il rinnovo dei vertici aziendali e una gestione più trasparente del servizio pubblico.
Dopo mesi di disagi, i pendolari del Nolano speravano in un segnale di ripartenza. Ma la riapertura della linea Nola–Baiano, con un treno che non parte e un orario ridotto – l’ultima corsa è prevista alle 19 – ha trasformato le speranze in frustrazione.
Un debutto amaro per una linea simbolo dei disservizi che da anni affliggono la rete Circumvesuviana, tra promesse mancate e infrastrutture allo stremo.
Ivan di Napoli










