Un mercato moderno, sostenibile e alimentato a energia solare. Doveva essere questo il Mercato della Canzanella, inaugurato negli anni Duemila con un impianto fotovoltaico da 191 kWp e un investimento pubblico di oltre 1,7 milioni di euro. Oggi, però, i pannelli restano spenti e la struttura semiabbandonata: un simbolo dello spreco di risorse pubbliche a Napoli.
Un progetto mai decollato
Situato tra via Consalvo e viale Metastasio, il mercato doveva ospitare decine di box alimentari e non alimentari e coprire parte dei consumi elettrici con energia rinnovabile.
L’impianto fotovoltaico fu formalmente “messo in esercizio” nel 2005, ma non è mai stato collegato alla rete, rimanendo inattivo per anni. Box chiusi, infrastrutture degradate e pannelli sporchi completano il quadro di un’opera mai sfruttata appieno.
Spreco energetico e mancanza di manutenzione
Il caso della Canzanella non è isolato: molti impianti pubblici napoletani risultano non funzionanti. Le cause principali sono mancanza di manutenzione, allacciamento incompleto e gestione burocratica inefficace.
Secondo rapporti del Comune e del WWF Napoli, gli impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici potrebbero generare risparmi e energia pulita, ma rimangono inattivi.
Possibili soluzioni
Recuperare il mercato e attivare l’impianto è tecnicamente possibile: basterebbero riattivazione dei collegamenti, manutenzione dei pannelli e gestione energetica affidata a professionisti.
Per ora, però, il sole di Napoli continua a splendere invano sui pannelli spenti della Canzanella, lasciando un’amara testimonianza.
Pietro Nicosia










