Castellammare, il sindaco Vicinanza: “Chi non combatte la camorra non può stare nelle istituzioni”

Etica, morale e trasparenza sono da sempre i capisaldi dell’azione politica e amministrativa mia e della giunta comunale che mi affianca. Chi non si schiera apertamente nella lotta e nel contrasto al malaffare camorristico non può avere responsabilità pubbliche, non può far parte della mia maggioranza, deve dimettersi.”
Così Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia, interviene con parole nette dopo la recente operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che ha colpito il clan D’Alessandro.

“Serve chiarezza, prima ancora degli accertamenti”

“Chi non si riconosce in questi principi, chi non prende le distanze da zone d’ombra, da azioni camorristiche e illegali, non è parte della nostra squadra — ha proseguito Vicinanza —. Sul Consiglio comunale e sull’attività del Comune non devono pesare comportamenti opachi. È un’esigenza di opportunità politica, prima ancora che intervengano gli accertamenti della magistratura.”

Il sindaco ha poi ricordato come l’operazione della DDA, condotta in collaborazione con la Polizia di Stato, abbia “assestato un nuovo duro colpo al clan D’Alessandro”, mettendo in luce ancora una volta la ferocia e il radicamento del gruppo criminale.

“Castellammare deve tornare ai suoi cittadini”

“Ogni giorno combattiamo contro la camorra, contro quelle forze che hanno generato lo sfasciume di questa città — ha concluso Vicinanza —. Lo facciamo nell’unico interesse di rilanciare Castellammare e restituirla ai suoi cittadini. Non faremo mai un passo indietro davanti a chi vuole riportarci nel buio.”

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