Sono quattro i candidati alle elezioni regionali in Campania risultati “impresentabili” a seguito delle verifiche della Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Chiara Colosimo. Secondo quanto comunicato ufficialmente durante la seduta della Commissione, i nominativi in questione risultano in violazione del codice di autoregolamentazione, che disciplina la candidabilità di soggetti con precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso.
I candidati segnalati dalla Commissione antimafia
I quattro nomi individuati nell’elenco degli “impresentabili” sono Davide Cesarini, Luigi Pergamo, Maria Grazia Di Scala e Pierpaolo Capri. Tre di essi appartengono alla coalizione di centrodestra che sostiene Edmondo Cirielli, mentre uno è inserito nella coalizione di centrosinistra a sostegno di Roberto Fico.
Nello specifico:
- Davide Cesarini è candidato al Consiglio regionale della Campania nella lista “Democrazia Cristiana con Rotondi Centro per la Libertà”;
- Luigi Pergamo concorre con la lista “Pensionati Consumatori Cirielli Presidente”;
- Maria Grazia Di Scala si presenta nella lista “Casa Riformista per la Campania”;
- Pierpaolo Capri figura nella lista “Unione di Centro”.
Le motivazioni delle violazioni
Durante la comunicazione in Commissione, Chiara Colosimo ha illustrato nel dettaglio le motivazioni che rendono i quattro candidati “impresentabili” secondo il codice di autoregolamentazione adottato dai partiti e verificato dall’organismo parlamentare.
Il caso di Davide Cesarini
Per Davide Cesarini, spiega la presidente Colosimo, «risulta sentenza della Corte d’appello di Ancona del 27 marzo 2023, divenuta irrevocabile il 31 gennaio 2024, di condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta».
A ciò si aggiunge un ulteriore procedimento a suo carico: «il Gip presso il Tribunale di Macerata ha emesso, in data 3 luglio 2024, il decreto che dispone il giudizio per il reato di riciclaggio. Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Macerata, con prossima udienza fissata il 10 febbraio 2026».
Il caso di Luigi Pergamo
Per Luigi Pergamo, candidato nella lista “Pensionati Consumatori Cirielli Presidente”, «il Gip presso il Tribunale di Firenze ha disposto il rinvio a giudizio, in data 3 giugno 2025, per i reati, tra gli altri, di autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro».
Secondo quanto riferito dalla Commissione, «il procedimento è pendente in fase dibattimentale presso il Tribunale di Firenze, con udienza fissata al 23 gennaio 2026».
Il caso di Maria Grazia Di Scala
Nel caso di Maria Grazia Di Scala, candidata nella lista “Casa Riformista per la Campania”, «il Gup presso il Tribunale di Napoli ha disposto, in data 5 aprile 2016, il rinvio a giudizio per il reato di tentata concussione».
Anche in questo caso, precisa la relazione, «il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Napoli, con prossima udienza fissata al 14 gennaio 2026».
Il caso di Pierpaolo Capri
Infine, per Pierpaolo Capri, candidato nella lista “Unione di Centro”, «il Gip presso il Tribunale di Salerno ha disposto, in data 13 marzo 2023, il rinvio a giudizio per il reato di riciclaggio».
Come per gli altri, la Commissione segnala che «il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Salerno, con prossima udienza fissata al 21 novembre 2025».
Il ruolo della Commissione antimafia
La Commissione parlamentare antimafia, come previsto dalla normativa vigente e dal proprio regolamento interno, effettua verifiche preventive sui candidati alle elezioni regionali, amministrative e politiche, confrontando i nominativi con il codice di autoregolamentazione delle candidature, adottato dai partiti per garantire trasparenza e moralità nella selezione dei rappresentanti.
In base alle comunicazioni della presidente Chiara Colosimo, l’esito delle verifiche in Campania ha portato alla segnalazione ufficiale dei quattro nominativi risultati in contrasto con tali principi, con una relazione che sarà trasmessa al Parlamento e agli organi di stampa per la massima pubblicità e trasparenza.










