Pompei si è preparata a vivere un Natale di luce e partecipazione, con un progetto di illuminazione diffusa che per la prima volta ha raggiunto non solo il centro storico, ma anche le zone periferiche. L’iniziativa, voluta dal sindaco Carmine Lo Sapio, ha segnato un cambio di passo nel segno della condivisione e dell’inclusione, unendo simbolicamente tutta la città sotto un’unica grande festa.
Un Natale che unisce il centro e i quartieri
Durante la presentazione del piano natalizio, il sindaco ha ricordato le difficoltà dello scorso anno, quando alcuni problemi tecnici avevano impedito la piena realizzazione delle luminarie. «L’anno scorso non è stato possibile – ha spiegato Lo Sapio – ma non per responsabilità del Comune. Per fortuna non ci sono stati danni economici, solo tanta amarezza».
Quest’anno, invece, il Comune ha pianificato con largo anticipo un progetto che punta a valorizzare ogni angolo di Pompei, portando l’atmosfera natalizia anche nei quartieri più distanti dal cuore cittadino. «Abbiamo previsto un’illuminazione che coinvolgerà i palazzi, la chiesa, la scuola e il municipio», ha annunciato il primo cittadino.
Luci, simboli e memoria: l’omaggio a Bartolo Longo
Il fulcro delle luminarie natalizie sarà dedicato a Bartolo Longo, il fondatore del Santuario e recentemente proclamato santo. Le installazioni luminose racconteranno la vita e le opere del Beato, ripercorrendo i momenti più significativi della sua missione di fede e carità.
La scelta di dedicare le luci a Bartolo Longo rappresenta non solo un atto di devozione, ma anche un messaggio di rinascita spirituale e civica, coerente con l’identità della città mariana. Le immagini proiettate sui principali edifici cittadini, come già avvenuto lo scorso anno su Palazzo De Fusco, sede del Municpio, offriranno ai visitatori uno spettacolo emozionante e ricco di significati.
La “fiamma olimpica” simbolo di rinascita
A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera natalizia sarà la “fiamma olimpica” che attraverserà le strade di Pompei, un simbolo di unità e di speranza. L’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione, intende rappresentare il legame tra i cittadini e l’energia che unisce la comunità pompeiana nei momenti di festa e di difficoltà.
«Sarà un momento importante – ha aggiunto il sindaco – e darà il via a una serie di eventi che, per ora, rimarranno una sorpresa». Le parole di Lo Sapio lasciano intendere che il calendario natalizio sarà ricco di appuntamenti, con eventi diffusi in diversi punti della città e un’attenzione particolare al coinvolgimento delle scuole e delle associazioni locali.
Un messaggio di luce e partecipazione
Il progetto delle luminarie diffuse assume così un valore che va oltre l’aspetto estetico: è un messaggio di comunità, un invito a sentirsi parte di un’unica Pompei, senza confini tra centro e periferia.
L’amministrazione comunale ha voluto sottolineare come la bellezza condivisa possa diventare uno strumento di coesione sociale. Il Natale 2025, dunque, non sarà soltanto una celebrazione religiosa o un’attrazione turistica, ma anche un momento di identità collettiva, capace di unire i cittadini attorno a simboli di pace e solidarietà.
Pompei, città di luce e di fede
Con l’accensione delle luci, Pompei riaccenderà anche il proprio spirito. Le vie illuminate, le piazze animate e l’omaggio a Bartolo Longo trasformeranno il periodo natalizio in un percorso di emozioni e memoria, in cui fede, tradizione e modernità si intrecciano.
La città si è così confermata come uno dei luoghi simbolo della rinascita culturale e spirituale del territorio vesuviano, pronta ad accogliere cittadini e visitatori in un abbraccio luminoso che, quest’anno più che mai, illumina ogni quartiere, ogni strada, ogni cuore di Pompei.
Giada Luisa Cirillo










