La Santissima Annunziata di Vico Equense, capolavoro gotico-angioino affacciato sul Golfo di Napoli, è tornata a mostrarsi nella sua veste autentica. L’edificio di culto, tra i più riconoscibili della costiera, è stato restituito alla comunità dopo un accurato intervento di restauro che ha riportato alla luce i colori e le geometrie originarie della facciata.
L’episodio dell’estate scorsa
Il 23 agosto, durante un servizio fotografico di nozze, l’accensione di fumogeni colorati nei pressi della chiesa aveva provocato danni significativi alla superficie esterna. Le polveri avevano lasciato evidenti macchie blu e piccole bruciature, compromettendo circa 30 metri quadrati della pittura storica e alterando l’equilibrio cromatico dell’antico impianto architettonico.
Il lavoro dei restauratori
L’intervento di recupero è stato affidato alla ditta Dello Ioio Restauri, sotto la costante supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. I tecnici hanno operato secondo criteri di conservazione rigorosi, impiegando materiali compatibili con quelli originali per rispettare la natura dell’edificio e garantire un risultato duraturo. Grazie a questo lavoro, le riquadrature rosa e bianche e il portale marmoreo hanno riacquistato nitidezza e leggibilità.
Un patrimonio vulnerabile
La vicenda ha riaperto la discussione su un tema ricorrente: l’utilizzo consapevole degli spazi monumentali. L’episodio, pur risolto con un intervento esemplare, ha riportato al centro dell’attenzione il delicato equilibrio tra valorizzazione turistica e tutela dei beni culturali, soprattutto in luoghi simbolo frequentati da visitatori e fedeli.










