La violenza armata è tornata a colpire nella periferia orientale di Napoli. Intorno alle 12.30 del 15 novembre, Salvatore Borriello, 26 anni, è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in via Suor Maria della Passione Beata, nel quartiere di Barra. Il giovane è stato immediatamente soccorso e trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, ma le sue condizioni sono apparse fin da subito critiche: è deceduto poco dopo l’arrivo.
Secondo la ricostruzione preliminare effettuata dagli agenti intervenuti, il 26enne sarebbe stato colpito in strada da almeno un uomo armato, fuggito subito dopo l’esplosione dei colpi. Le circostanze dell’agguato e il numero esatto dei killer restano al momento elementi ancora da chiarire, così come il movente.
Le indagini in corso: dinamica e movente da definire
Sul posto e in ospedale sono intervenuti i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e gli investigatori della Squadra Mobile, impegnati in queste ore nella raccolta di testimonianze, video e riscontri utili alla ricostruzione dell’esatta sequenza dei fatti. Le verifiche comprendono l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e gli accertamenti tecnico–scientifici nelle aree in cui sarebbe avvenuto il ferimento.
Le prime informazioni parlano di un attacco mirato e portato a termine in modo rapido, una modalità che richiama dinamiche tipiche degli agguati criminali. Tuttavia, al momento, non risultano conferme sulla matrice dell’omicidio e tutte le piste investigative restano aperte.
Il profilo della vittima: precedenti e un agguato già scampato
Borriello era già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per reati contro il patrimonio e altre contestazioni non associative. Negli anni scorsi era stato più volte indicato come figura gravitante negli ambienti malavitosi di Barra. Proprio per questo, gli investigatori non escludono che l’omicidio possa inserirsi all’interno di dinamiche criminali già osservate nella zona, ma non emergono finora elementi ufficiali sulla motivazione.
Il giovane era inoltre scampato a un agguato nel 2021, quando un commando armato legato al clan Aprea aprì il fuoco in strada. In quell’occasione rimase ferita una ragazza estranea ai circuiti criminali, colpita a piede e caviglia mentre si trovava poco distante dal bersaglio. Le indagini successive chiarirono che il vero obiettivo del raid fosse proprio Borriello, all’epoca 21enne.
Una morte che riapre interrogativi sulla sicurezza a Barra
Il nuovo omicidio riporta l’attenzione su un territorio già segnato da episodi di violenza negli ultimi anni. Gli inquirenti stanno ora tracciando ogni dettaglio utile per definire collegamenti, responsabilità e contesto dell’agguato che ha portato alla morte del 26enne.
Le prossime ore saranno decisive: gli accertamenti della Polizia di Stato mirano a ricostruire con precisione la dinamica, la tempistica, le traiettorie dei colpi e ogni possibile contatto o movimento della vittima prima dell’agguato. Resta intanto il dato di un’esecuzione avvenuta in pieno giorno, in un quartiere densamente abitato, sotto gli occhi di residenti e commercianti.
Se desideri, posso preparare anche un secondo articolo sul filone investigativo o un focus sul precedente agguato del 2021.










