Nell’ultimo tratto del cammino giubilare, la Chiesa di Nola dedica due appuntamenti speciali ai giovani e agli ammalati, per vivere insieme momenti di fede, ascolto e speranza. Le iniziative, fortemente volute dal vescovo monsignor Francesco Marino, si terranno a Torre Annunziata e Nola il 21 e 22 novembre.
Giubileo dei giovani a Torre Annunziata
Venerdì 21 novembre, coordinato dall’équipe di Pastorale giovanile, si svolgerà il Giubileo diocesano dei giovani. Una serata di riflessione sul modello dell’incontro tra Maria ed Elisabetta, pensata – spiega il vescovo Marino – per offrire ai ragazzi «un’occasione di ascolto attento», riconoscendo in loro «un potenziale di umanità e di solidarietà» capace di farsi voce per la pace e contro ogni forma di violenza.
I partecipanti saranno accolti alle 19:30 all’Oratorio Mazzarello (via Camillo Benso Cavour 22, Torre Annunziata). Dopo una meditazione sul tema “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,28), dedicata all’Annunciazione, i giovani saranno invitati a confrontarsi sui temi della speranza e della crescita personale attraverso 12 punti di incontro, ciascuno guidato dai membri dell’équipe. Tra gli argomenti: sogni e delusioni, linguaggi che feriscono, amore e relazioni, felicità, diversità, fiducia, fragilità, futuro e impegno missionario.
Alle 20:45 inizierà il pellegrinaggio verso la Basilica Maria SS. della Neve, dove il vescovo Marino guiderà l’Adorazione eucaristica. Sarà possibile accostarsi alle confessioni e al dialogo spirituale.
Sabato 22 novembre il Giubileo degli ammalati
Il giorno successivo, sabato 22 novembre, la Cattedrale di Nola ospiterà il Giubileo diocesano degli ammalati, promosso dall’Ufficio di Pastorale della Salute. Un momento dedicato a chi vive la sofferenza e a quanti se ne prendono cura: familiari, volontari e operatori pastorali.
«Solo con Cristo possiamo essere forti nella tribolazione – ha ricordato il vescovo Marino –. La fortezza spirituale non è durezza, ma la capacità di lasciarsi guidare dallo Spirito, senza cedere allo scoraggiamento. Una Chiesa sinodale cammina, ascolta, accompagna e non rimane chiusa nel “si è sempre fatto così”.»
L’accoglienza è prevista alle 15:30, seguita alle 16:30 dalla Santa Messa presieduta dal vescovo Marino.










