L’errore pubblicato nelle scorse ore merita un chiarimento immediato e completo. È nostro dovere informare i lettori con trasparenza, soprattutto quando si verifica un fraintendimento che, pur commesso in buona fede e già riscontrato anche su altre testate locali, può ledere l’immagine di una persona totalmente estranea ai fatti.
La comunicazione dell’avvocato e la richiesta di rettifica
In mattinata la nostra redazione ha ricevuto una formale richiesta di intervento dall’Avvocato Cristina Riccardi, legale del Sig. Vincenzo Riccardi, nato a Massa di Somma il 13 novembre 2002. Nel testo inviato, il legale ha evidenziato che l’immagine apparsa nel nostro servizio online non corrisponde alla persona coinvolta nel grave episodio di cronaca, ma ritrae invece un giovane omonimo del tutto estraneo.
L’avvocato ha sottolineato che l’accostamento tra la fotografia del suo assistito e «fatti gravissimi quale un omicidio in ambito familiare, accompagnato da particolare crudeltà ed efferatezza» provoca un danno significativo alla sua reputazione, lesivo dell’onore e dell’immagine personale.
Cosa è successo
Nel ricostruire il caso di cronaca, la nostra redazione aveva associato al servizio una fotografia rinvenuta tra le immagini diffuse all’interno del circuito informativo locale. Si è trattato di un errore avvenuto in buona fede, un fraintendimento che – come accaduto ad altri organi di informazione dell’area – ha portato a ritenere erroneamente pertinente un’immagine non riferibile all’autore del reato.
Non appena ricevuta la comunicazione formale, abbiamo proceduto alla rimozione immediata della fotografia da ogni supporto online.
La rettifica: il Sig. Vincenzo Riccardi è totalmente estraneo ai fatti
Nell’ottica di tutelare il diritto all’informazione corretta e la dignità delle persone coinvolte, specifichiamo ai nostri lettori che:
- La fotografia pubblicata in precedenza non ritraeva l’autore del delitto.
- La persona raffigurata, il Sig. Vincenzo Riccardi, è completamente estranea ai fatti narrati.
- L’accostamento è avvenuto per un errore materiale, subito riconosciuto e corretto.
Riteniamo fondamentale ribadire questo chiarimento affinché nessun lettore possa nutrire equivoci o associamenti impropri.
Il richiamo alla normativa e il nostro impegno
Nella sua comunicazione, l’avvocato ha richiamato l’articolo 8 della Legge 47/1948, che impone di pubblicare la rettifica «immediatamente e comunque non oltre 48 ore dal ricevimento» in posizione e con rilievo adeguati. Con la presente pubblicazione adempiamo integralmente alla richiesta formale e ai nostri obblighi deontologici.
La nostra testata riconferma il proprio impegno verso un giornalismo accurato, rispettoso delle persone e fondato sulla verifica delle fonti. Ogni errore, quando accade, va riconosciuto, spiegato e corretto con la massima trasparenza.
Ringraziamo i lettori per la fiducia e per l’attenzione con cui seguono il nostro lavoro quotidiano. Continueremo a garantire un’informazione basata sui fatti, tutelando sempre la verità e i diritti di ogni individuo.
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