La connessione tra iconografia e design si manifesta innanzitutto in un profondo simbolismo. Molti elementi visivi non sono semplici decorazioni, ma agiscono come un vero e proprio linguaggio cifrato, portando con sé significati precisi derivanti dal taoismo, buddismo, confucianesimo e dalle credenze popolari. Basti pensare al Dragone in Cina, simbolo di potere imperiale e fortuna, o al Loto, che rappresenta la purezza e l’illuminazione spirituale emergendo intatto dal fango. La Gru simboleggia longevità e buona sorte, e il Bambù incarna la flessibilità, la resistenza e l’umiltà. Anche l’uso dei colori è strettamente codificato, specialmente in Cina, dove si lega alla teoria dei Cinque Elementi (Wuxing): il Rosso è associato alla felicità e al buon auspicio, il Giallo o l’Oro alla regalità e alla nobiltà, mentre il Nero o l’Inchiostro evoca il mistero, la profondità e la conoscenza, influenzando anche l’estetica giapponese.

Estetica e Filosofia

L’estetica filosofica, in particolare quella giapponese, introduce concetti chiave come il Wabi-Sabi, che celebra l’imperfezione e la transitorietà, esaltando la bellezza intrinseca degli oggetti naturali o invecchiati. Questo si traduce in un design deliberatamente minimalista, con l’uso di materiali grezzi e linee essenziali. Altro elemento cruciale è il concetto di Ma, ovvero lo “spazio negativo” o intervallo, inteso non come vuoto, ma come spazio carico di potenziale che offre respiro alla composizione, essenziale nell’architettura, nei giardini e nell’illustrazione. A livello filosofico più ampio, il design riflette spesso il principio taoista di Non-Azione (Wu Wei), dove la bellezza scaturisce dalla naturalezza e dall’assenza di sforzo superfluo, prediligendo forme fluide che imitano la natura.

Iconografia e design nel mondo dei giochi

Anche il mondo dei giochi non è immune dal fascino dell’iconografia e del design a carattere orientaleggiante. Tra i tanti esempi disponibili prendiamo il caso di China Collect, una slot machine prodotta da Nazionale Elettronica. Il gioco celebra la cultura d’oriente con un design curato e seducente. China Collect utilizza un’ambientazione che attinge alla tradizione cinese, arricchendo l’esperienza di gioco con un’iconografia potente. Sulla classica struttura della slot compaiono simboli evocativi, tra cui draghi di giada, monete imperiali, preziosi vasi decorati e pergamene finemente lavorate. La scelta cromatica predilige il rosso e l’oro, tonalità che, come noto, incarnano prosperità, buon auspicio e regalità nella cultura cinese.

La pittura a inchiostro

Una forte influenza deriva dalla calligrafia e dalla pittura a inchiostro. La calligrafia (Shufa o Shodo) è storicamente considerata la forma d’arte più alta; la sua impronta è visibile nel design grafico e nell’iconografia attraverso l’uso di linee dinamiche ed espressive, tracciate idealmente in un unico gesto. L’arte e la scrittura sono un’unica cosa, poiché i caratteri stessi (Hanzi o Kanji) sono pittogrammi, collegando strettamente l’elemento visivo e quello letterale in loghi, insegne e packaging. L’arte del Sumi-e (pittura a inchiostro) consolida questo approccio, enfatizzando l’importanza di raggiungere l’essenza della forma con il minor numero possibile di pennellate, promuovendo un design basato sull’economia dei mezzi.

Modularità e armonia

Infine, il design orientale è caratterizzato da modularità e armonia strutturale. Nell’architettura tradizionale giapponese, ad esempio, l’armonia spaziale è garantita da un sistema modulare rigoroso definito dal Tatami, che standardizza le dimensioni delle stanze. In Cina, il Feng Shui guida la disposizione degli spazi e degli oggetti non solo per l’estetica, ma per incanalare il Qi (energia vitale) in modo positivo.

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