“Quasi un milione di euro per via Gesinelle, una scelta inopportuna e senza senso di questa amministrazione comunale. Tra papocchi e approssimazione va in scena l’incompetenza”. A dirlo è il consigliere comunale, Michele Inserra, che il 6 novembre ha lasciato la maggioranza del sindaco Alfredo Rosalba, perché non ha più condiviso “scelte e metodi” del gruppo “Leali per Casola”.
“Nelle settimane scorse è stato riferito al gruppo da un esponente di maggioranza – afferma Inserra – che la scelta di investire quei soldi ministeriali su via Gesinelle è stata dettata da diversi motivi: ci si è accorti della possibilità di avere questi fondi solo a fine agosto, c’erano le ferie estive in corso ed inoltre gli uffici comunali erano già oberati di lavoro, e così si è optato per via Gesinelle, dal momento che c’era già un progetto esistente, bello e pronto, della precedente amministrazione. Il tutto non corrisponde a verità. Il progetto definitivo non esiste, tanto è vero che la giunta approva semplicemente un quadro esigenziale, ovvero il documento che definisce le esigenze, gli obiettivi e i fabbisogni di un intervento pubblico, prima che inizi la fase di progettazione.
Quindi ciò che viene deliberato è propedeutico alla programmazione e alla progettazione”. Un duro atto di accusa, che continua. “Un progetto vero e proprio non esiste – continua il consigliere – in poche parole. Vanno fatte poi alcune puntualizzazioni: il decreto è del 14 luglio, la giunta si rende conto dell’esistenza di un finanziamento rilevante per un piccolo paese solo a fine agosto e, per di più, ad accorgesene è un assessore, Raffaella Vicedomini, che non ha delega a lavori pubblici o urbanistica.
L’assessore, insomma, corre in soccorso del sindaco Alfredo Rosalba e del collega al ramo, il vicesindaco Pasquale Caiazzo, a cui era sfuggito un decreto da un milione di euro, mica da 10 mila euro! Nonostante il decreto in questione avesse scadenza 15 settembre, la giunta non si riunisce subito. Con molta calma, sindaco e assessori (assente Rachele Cascone), si ritrovano al comune soltanto nel pomeriggio del 10 settembre per la deliberazione”. Una vicenda che apre dunque un nuovo caso politico nella cittadina dei Monti Lattari. “Detto ciò – a parlare è ancora Inserra – leggendo con attenzione il nuovo decreto del Ministero dell’Interno, si evince che è stato eliminato un ordine di priorità per gli investimenti in opere pubbliche.
Dal punto di vista tecnico ritengo doveroso fare qualche osservazione. Il paradosso che vive il Comune di Casola di Napoli è la massiccia presenza di aree in zona rossa, in particolare il lato destro di quasi tutta via Roma, che, sia dal punto di vista programmatico, per quanto riguarda Piano Urbanistico Comunale e Piano di Recupero, che dal punto di vista del Condono Edilizio preclude a molti cittadini oltre che all’intera comunità la realizzazione di infrastrutture nonché l’accesso a una probabile sanatoria delle costruzioni esistenti.
Considerato che il decreto come primo punto riporta la sistemazione idrogeologica sarebbe stato opportuno prevedere di finanziare con il milione di euro a disposizione, lavori di consolidamento e sistemazione del Monte Muto, oltre che allo studio puntuale delle aree, al fine di una drastica riduzione della zona rossa. A questo punto, la domanda sorge spontanea: quale è l’utilità di via Gesinelle per la comunità?”.
Francesco Fusco










