Ben settantatré commedie “ritrovate” del grande drammaturgo napoletano Eduardo Scarpetta tornano finalmente alla luce. Il merito è dello storico del teatro Mariano d’Amora, che ha individuato i testi rimasti fuori dalle pubblicazioni ufficiali e considerati fino ad oggi sconosciuti ai posteri, nonostante fossero state rappresentati con grande successo dallo stesso autore.
A dare forma editoriale a questo patrimonio è l’Istituto del dramma napoletano, che avvia ora la pubblicazione integrale delle opere ritrovate. Le commedie coprono l’intero arco dell’attività drammaturgica di Scarpetta: dalla prima opera del 1871, “Sei coppe tre spate quatte mazze”, fino al 1923 con “Nu disastro ferroviario”.
Secondo i promotori, i nuovi testi risultano pienamente coerenti, per temi, struttura, tipologia dei personaggi e vis comica, con la produzione già nota. Ma emergerebbe anche un autore «fermamente intenzionato a rivoluzionare la scena teatrale» del suo tempo.
La presentazione ufficiale è in programma domani alle 18.30 presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Interverranno Silvia Scipioni (direttrice della Biblioteca Nazionale), Nicola De Blasi (curatore filologico e linguistico) e Mariano d’Amora (curatore dell’opera). Le letture saranno affidate a Eduardo Scarpetta, nipote del celebre commediografo.
I prossimi volumi saranno pubblicati con cadenza trimestrale a partire da gennaio del prossimo anno, dando vita a un progetto editoriale che restituisce alla città e al teatro italiano una parte fondamentale della sua storia.










