L’allarme per la scomparsa di Rocco Amato, giovane di Francolise, in provincia di Caserta, si era diffuso con forza nelle ultime ore, dopo che il ragazzo non aveva più dato notizie di sé. Domenica, nel cuore dell’Eixample di Barcellona, il suo corpo è stato ritrovato dalle autorità spagnole in circostanze che, al momento, restano ancora tutte da chiarire.

Le ricerche partite dopo la denuncia dei familiari

Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, la polizia spagnola aveva avviato le ricerche in seguito alla denuncia di scomparsa presentata dai familiari, che non riuscivano più a contattarlo da giorni. Il tam tam sui social aveva contribuito ad amplificare l’allarme, con amici e conoscenti che avevano diffuso appelli per sollecitare le ricerche del giovane che non rispondeva più al cellulare dalla domenica precedente.

Il ritrovamento nel quartiere Eixample

Il corpo di Rocco Amato è stato rinvenuto nel noto quartiere dell’Eixample, ma gli elementi che hanno portato al tragico epilogo non sono stati ancora resi pubblici. Le autorità di polizia di Barcellona hanno confermato il ritrovamento, mantenendo il massimo riserbo sulle circostanze. Nessuna pista viene al momento esclusa dagli inquirenti, che mantengono un approccio investigativo a tutto campo.

Le indagini e l’autopsia

La morte del giovane è classificata come “cause ancora non chiarite”, e il corpo è stato sottoposto ad esame autoptico, i cui risultati non sono stati ancora diffusi. Le fonti informano che l’indagine è in pieno svolgimento e che ogni elemento utile sarà valutato per ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo.

Il sostegno del consolato e la presenza dei genitori

Dal primo momento, il consolato generale d’Italia a Barcellona ha garantito assistenza alla famiglia, giunta in Catalogna accompagnata da un legale per seguire da vicino l’evoluzione delle indagini. I genitori si trovano nella città di Gaudí in attesa di aggiornamenti ufficiali sulle circostanze del decesso.

La vita del giovane tra Barcellona e l’estero

Rocco Amato risultava residente a Barcellona da circa due anni, dove viveva presso un parente che lo aveva aiutato nell’inserimento in Catalogna. Nonostante ciò, il giovane era iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) a Berlino, in Germania, dettaglio che le autorità italiane e spagnole hanno verificato durante le procedure di identificazione e notifica.

Una vicenda ancora avvolta nel mistero

Mentre la comunità di Francolise resta in attesa di risposte e di chiarimenti, la polizia spagnola prosegue nelle attività investigative senza escludere nessuna ipotesi. Tutte le informazioni raccolte nei prossimi giorni saranno decisive per comprendere cosa sia realmente accaduto a Rocco Amato nelle ore che hanno preceduto la sua morte.

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