Continua l’impegno delle Forze dell’ordine e dell’Esercito nel dispositivo di controlli continuati e ad elevata intensità organizzato per il contrasto agli illeciti ambientali nella Terra dei fuochi. I Prefetti di Napoli e Caserta, Michele di Bari e Lucia Volpe, hanno disposto l’attivazione di tutte le forze disponibili su tre tipologie di obiettivi: zone critiche di sversamento, filiere produttive a rischio e controlli a sorpresa su siti già attenzionati, con particolare riferimento a possibili attività in nero.
Di rilievo i risultati dell’ultima settimana nelle due province, illustrati al tavolo info–operativo interforze: 32 siti/aziende ispezionati, 18 sequestri, 1100 veicoli controllati, 20 sequestri di mezzi, 3 ritiri di patente, 32 denunce e 3 arresti (uno in flagranza differita grazie alle immagini di un impianto di videosorveglianza). Le sanzioni comminate superano i 170.000 euro.
Dall’adozione del d.l. 116/2024 sulla riforma degli illeciti ambientali, l’attività repressiva ha portato a 23 arresti e 38 patenti ritirate per reati connessi alla gestione dei rifiuti. Importante anche il contributo dell’Arma dei Carabinieri, che – con il supporto delle Polizie locali e dell’Esercito – sta conducendo controlli sistematici all’interno degli insediamenti nomadi dell’area metropolitana. Nel campo rom di Poggioreale sono stati sequestrati 10.000 euro di materiale elettronico ricettato (droni, pannelli solari, luci led, telecamere) e 30 tonnellate di cavi in rame. Rimossi anche 10 veicoli senza assicurazione e denunciata una persona per maltrattamento di animali. A Carrafiello (Giugliano in Campania), una pattuglia dell’Esercito e i Carabinieri hanno arrestato un uomo sorpreso a sversare oli esausti.
Costante la vigilanza nelle aree di discarica abusiva: a Gricignano d’Aversa, Sant’Arpino e Cesa sono stati registrati 3 sequestri e ritrovati rifiuti speciali pericolosi e non (sostanze oleose, guaine, attrezzi meccanici, materiale ferroso), oltre a uno scarico di acque reflue non autorizzato, con sanzioni per circa 20.000 euro. A Teverola è stato sequestrato un camion con 25 m³ di rifiuti speciali trasportati illegalmente (materiali da demolizione, plastica contaminata, imballaggi, olio esausto). I militari dell’Esercito hanno fermato il mezzo e attivato i Carabinieri Forestali, che hanno arrestato il conducente.
Il contrasto si estende anche alle aree buffer, i territori al confine con la Terra dei fuochi: a Sparanise, i Carabinieri Forestali hanno sequestrato un impianto di smaltimento rifiuti accusato di inquinare un rio locale. Polizia Stradale e Polizia di Stato hanno intensificato le ispezioni ad autodemolitori, officine meccaniche e ai carichi dei mezzi sulle principali direttrici. La Guardia di Finanza ha concentrato i controlli su gommisti e aziende tessili, sequestrando a Ercolano un opificio abusivo di 300 mq, 10 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi e relative attrezzature.
La Polizia Metropolitana di Napoli ha sequestrato due capannoni nella zona di Capodichino utilizzati per il traffico di veicoli rubati e la gestione illecita di rifiuti, denunciando un pregiudicato. A Melito sono state sequestrate 3 imprese tra officine e autolavaggi (due completamente abusive) e denunciate 5 persone. La Polizia Provinciale di Caserta sta verificando a tappeto tutte le autorizzazioni ambientali rilasciate sul territorio.
Il nuovo modello di prevenzione adottato dalle Prefetture prevede un potenziamento dei servizi h24, un’integrazione costante delle attività di monitoraggio e una distribuzione più specializzata degli interventi, valorizzando le competenze specifiche di ciascun corpo. Centrale l’attività della control room del Comando regionale Carabinieri Forestali, operativa 24/7, che monitora anche i nuovi sistemi di videosorveglianza via via attivati.
Rinnovati anche i programmi di sorvolo e la circolazione dei dati raccolti tramite droni dell’Esercito, velivoli del Reparto aeronavale della Guardia di Finanza (ROAN) e mezzi del Nucleo elicotteri dei Carabinieri (NEC) di Pontecagnano, contribuendo a un quadro di osservazione continua sulle aree a rischio.










